I Weiser raccontano il folklore paesano decantando le gesta di Mario Piadina, una leggenda

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In ogni piccolo paese ci sono variegati personaggi che dipingono il paesaggio circostante con una manciata di allegria e spensieratezza. Oggi vi voglio parlare della canzone scritta da un gruppo di ragazzi santasofiesi, i Weiser, cantautori folkloristici che hanno appena fatto uscire una vera hit, dal nome Mario Piadina. Per chi vive nella Valle del Bidente sa benissimo di chi stiamo parlando e per chi ancora non lo conoscesse, la band ha raccontato e cantato le sue gesta grottesche in maniera divertente diventando un vero e proprio tormentone e forse anche una leggenda che verrà narrata e decantata nei secoli dei secoli. Canzone a mio parere ben strutturata e con quel ritornello che ti rimane ficcato in testa che non puoi fare a meno di cantare. Parlare di grandi personaggi è molto più facile mentre nessuno mai parla di persone stravaganti, strambe, sole ed emarginate. Solo i grandi poeti come il grande De Andrè si dedicavano a questo, qui i Weiser raccontano la storia di una persona, Mario, detto Mario Piadina appunto, (non ho mai capito come mai questo soprannome), comunque resta il fatto che i Weiser con il loro Mario Piadina hanno fatto centro, donando e dedicando a questa persona in carne ed ossa una canzone spensierata che regala un sorriso e mi raccomando se lo vedete in giro a fare l’autostop, dategli un passaggio, così come consiglia la stessa band. Siate gentili sempre, così come è Mario Piadina stesso, offrendoti sempre un bicchiere di buon vino. Viva la Romagna, viva il sangiovese e viva Mario Piadina.

“Ed io, che faccio parte, della schiera dei perdenti, comprendo il ruolo, il mio ruolo e lascio scorrere i pensieri come la pioggia, sulla finestra dei vent’anni.” (Fast Animals And Slow Kids)