Teatro Diego Fabbri: l’intelligenza della varietà

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Città di Ebla, Suite Michelangelo

 

 

Città di Ebla, Suite Michelangelo
Città di Ebla, Suite Michelangelo

Leggo nel vocabolario Treccani, alla voce varietà: «La qualità di ciò che è vario» e «L’esistenza di un certo numero di oggetti della stessa specie, ma varî tra loro per alcune qualità». E infine, perfetto: «Ellissi da Théâtre des Variétés ‘teatro di spettacoli varî’». Queste poche definizioni mi paiono utili per sottolineare la preziosa «apertura nelle prospettive» che, per il secondo anno consecutivo, la direzione artistica di Ruggero Sintoni, Claudio Casadio, Lorenzo Bazzocchi e Claudio Angelini offre alla città di Forlì. Paradigmatico di tale ‘ampiezza’ è il cartellone della settimana dal 4 all’11 aprile: quattro proposte decisamente, coraggiosamente, riccamente polimorfe.

Si comincia venerdì 4 aprile con Suite Michelangelo, performance in cui la compagnia forlivese Città di Ebla «si misura con la partitura pietrosa di Dimitri Sostakovic per spingersi verso inaspettati territori: il lavoro poetico di Michelangelo, nato in un’ottica privata, diventa il terreno con cui Sostakovic, ormai alla fine della vita, si vuole confrontare. Il compositore sceglie undici poesie di Buonarroti e vi precipita dentro. La scena avvolge gli spettatori, in una visione epidermica del suono e delle parole, in una vicinanza totale. C’è un pianoforte a coda in una stanza tutta avvolta in un grande velo bianco che lega a sé anche la pianista». Dopo lo spettacolo la giovane studiosa Ida Campeggiani, laureatasi all’Istituto Normale Superiore di Pisa proprio sul lavoro poetico del grande scultore dialogherà con la compagnia e con Alessandro Taverna sull’approccio creativo di Michelangelo alla scrittura.

Milo & Olivia, Klinke
Milo & Olivia, Klinke

Si prosegue, sabato 5 aprile, con Klinke, spettacolo per tutta la famiglia di e con Milo Scotton e Olivia Ferraris: «Klinke alterna numerose discipline: dall’acrobatica alla giocoleria, dagli equilibrismi al verticalismo fino alle coreografie aeree con l’ausilio di tessuti, in cui la forza fisica degli artisti s’intreccia con la grazia del movimento ad altezze vertiginose. La scenografia è costituita da oggetti che, sommandosi l’uno all’altro, compongono una struttura solida, grazie alla quale vengono compiute evoluzioni altrimenti impossibili in teatro o in strada: scatole, scale, lampadari, valigie, oggetti luminosi».

Motus, Nella tempesta
Motus, Nella tempesta

«Ispirato a La tempesta di Shakespeare, accoglie nel suo tessuto molti tumulti, più livelli di scompiglio e tante altre tempeste; sia sul piano individuale che di sistema»: così Enrico Casagrande e Daniela Nicolò di Motus introducono Nella tempesta, tassello di 2011 < 2068 AnimalePolitico Project che andrà in scena mercoledì 9 aprile. Per l’occasione la compagnia invita gli spettatori, «nel totale rispetto della libertà di ciascuno di accettare o meno questa sollecitazione», ad arrivare a teatro con una coperta, piccola o grande, leggera o pesante, vecchia o nuova: sarà utilizzata in scena. Alla fine della replica forlivese tutte le coperte raccolte saranno donate alla Caritas – Parrocchia di Sant’Antonio Abate in Ravaldino a sostegno delle persone in difficoltà.

Alessandro Gassmann, RIII – RiccardoTerzo
Alessandro Gassmann, RIII – RiccardoTerzo

Per la più tradizionale stagione di Prosa venerdì 11 aprile arriva a Forlì  (e ci starà fino a lunedì 14) il RIII – RiccardoTerzo di Alessandro Gassmann, celeberrimo attore e regista che su questo fortunato allestimento afferma: «Il nostro RIII – RiccardoTerzo colpisce al cuore, emoziona e coinvolge il pubblico di oggi, trasportandolo  in un viaggio affascinante e tragico attraverso  le  pieghe  oscure  dell’inconscio».

È concentrato, in questa settimana, un esempio della molteplicità di proposte che potranno far incontrare a teatro (e con il teatro) pubblici disparati: persone diverse, che cercano nell’esperienza artistica occasioni e significati anche profondamente dissimili. Non è vero che siamo tutti uguali.

 

MICHELE PASCARELLA

 

Info: O543 712167- 712176 – 712160, teatrodiegofabbri.it