Arte a maggio

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Ultimo appuntamento per “Maggio d’arte a Bologna” che raccoglie tredici gallerie d’arte moderna e contemporanea aderenti a Confcommercio e Ascom di Bologna.

Come ogni giovedì di maggio, il 29 maggio le gallerie saranno aperte anche in orario serale, fino alle 22.30 permettendo a tutti di passeggiare tra una mostra e l’altra.

Ecco cosa c’è da vedere:

‘Stefano Scheda. Transformations’

La mostra dal titolo “Transformations” presenta quattro serie di opere dell’artista Stefano Scheda. Come scrive il curatore e critico d’arte Peter Weiermair, il termine “Fuoridentro”, usato da Scheda per intitolare la serie delle sue ultime opere, ben si addice ad un’interpretazione illuminante del suo sguardo sulla realtà circostante e, assieme al motivo ricorrente dello specchio, include lo spettatore come parte in causa del gioco provocatorio e irritante di questa produzione. Da una visione più individuale e introiettiva Scheda è passato infatti, nel corso della sua ricerca, ad affrontare – spesso in modo ironico e surreale – questioni attuali, esistenziali e sociali, come immigrazione, razzismo, identità nazionale, condizione femminile e problematica gender, usando sequenze fotografiche che spesso partono da una performance registrata su video.

ART FORUM CONTEMPORARY  Via dei Bersaglieri 5  www.artforum.it

 

‘Per Bologna. Da Vighi a Mandelli’ cinquanta opere dal 1890 al 1990

Luigi Bertelli, Flavio Bertelli, Carlo Corsi, Fabio Fabbi, Garzia Fioresi, Virgilio Guidi, Giovanni Korompay, Pompilio Mandelli, Norma Mascellani, Giorgio Morandi, Guglielmo Pizzirani, Concetto Pozzati, Alfredo Protti, Giovanni Romagnoli, Sergio Romiti, Giuseppe Rossetti, Bruno Saetti, Alessandro Scorzoni, Giovanni Secchi, Cleto Tomba, Coriolano Vighi

GALLERIA CINQUANTASEI  Via Mascarella 59b  www.galleria56.it

 

‘Concetto Pozzati 1963 – 1968: La Scuola Dello Sguardo’

“L’ècole du regard”, la scuola dello sguardo, è il titolo suggerito dalla neoavanguardia letteraria e cinematografica francese. Concetto Pozzati è stato sempre un “investigatore del linguaggio” vicino alla Pop inglese, negli anni ’63 -’68, anni dove il desiderio di riscoperta del mondo e della quotidianità sono l’esempio di oggettivazione, di contaminazione del visivo e del visuale. Il lavoro di Pozzati di questo periodo, fatto di continue commistioni, diviene sempre più individuale attraverso la pittura “assolutamente irrinunciabile” anche nell’elaborazione dei materiali più disparati (acrilico, olio e smalto, plastica, neon, specchio). La sua pittura è energetica, sedimentata e acuta come ha sempre dimostrato nei diversi e molteplici cicli della sua lunga vicenda artistica: una storia pittorica tra le più significative di questo ultimo cinquantennio.

GALLERIA DE’ FOSCHERARI  Via Castiglione 2b  www.defoscherari.com

 

‘La Natura nel Tempo Sospeso: Franco Passalacqua, Romano Bertuzzi, Franco Tosi’

Ciò che accomuna gli autori di questa collettiva è l’attento studio sul paesaggio. Lavorare sul paesaggio significa lavorare sul territorio, su ciò che ci circonda, quindi su qualcosa di reale e tangibile. Ma lavorare sul paesaggio significa anche lavorare su se stessi, sulla percezione che si ha del mondo, dell’atmosfera di cui facciamo parte. Ecco allora che allo stesso tempo il paesaggio si fa immaginato poiché a ognuno è dato vedere secondo la propria visione, sensibilità, cultura. Tosi e Passalacqua fantasticano creando paesaggi irreali, sognanti; Romano Bertuzzi semplicemente rilegge il territorio attraverso il ricordo personale o la memoria storica. Ognuno secondo il proprio linguaggio indaga il presente nel rapporto tra uomo e natura, tra il mondo fuori di sé e quello dentro di sé.

GALLERIA DI PAOLO ARTE  Gall.Falcone Borsellino 4a/b  www.dipaoloarte.it

 

‘Guarda Dove Vai’

Il percorso espositivo si svolge attraverso la pittura dark e alienata di Janis Avotins (Riga,1981); le atmosfere effimere fissate sulla tela dalla pittura di Franz Baumgardner (Kleve,Germania, 1962); l’umanità ambigua e dalle forme insolite che emerge dalla pittura di Izumi Kato (Shimane,Giappone,1969); la geometrizzazione dello spazio umano nelle opere di Milena Dragicevic (Yugoslavia,1965); il mondo dipinto senza abbellimenti di Mike Silva (Stoccolma,1970); l’onirico messo in scena dalla pittura di Cristiano Mangione (Bari,1972); il mondo sospeso e misterioso rappresentato nelle opere di Thomas Zipp (Heppenheim,Germania,1966); i miraggi delle opere fotografiche di Thomas Florshuez; le nuove e diverse interpretazioni di modelli fissi e consolidati delle opere di Aldo Giannotti (Genova,1977); Le polifonie visive delle opere pittoriche e scultoree di Luigi Carboni (Pesaro,1957); I dialoghi tra spazi architettonici e spazi naturali nei monocromi di Paolo Parisi (Catania,1965); Lo Spazio-tempo come contenitore onnicomprensivo dove fisica teorica, informatica e arte contemporanea si correlano in senso olistico di Luca Pozzi (Milano,1983) e gli incroci tra natura e tecnologia che sollecitano lo spettatore ad adattarsi alle nuove e non familiari sensazioni visive dei lavori scultorei di David Shaw (Rochester, NY,1965).

GALLERIA ENRICO ASTUNI  Via Iacopo Barozzi 3 d/e/f  www.galleriaastuni.it

 

Elisa Rossi selezione di dipinti dal ciclo ‘Divieto di accesso’

Inaugura per l’occasione la mostra “Rosae” con i dipinti di Mario Madiai e le sculture di Michelangelo Barbieri

GALLERIA FORNI  Via Farini 26  www.galleriaforni.com

 

Annalisa Ramondino ‘Il resto di niente’

L’artista trae ispirazione e materiali dai suoi lunghi viaggi, utilizzando materiali di recupero, vecchi legni, specchi, carte, stoffe e objets-trouvés per ricomporre in nuove storie frammenti di vissuto e memorie di tecniche scomparse. Le sue fabbriche, periferie urbane, borghi residuali evocano le solitudini e i silenzi delle atmosfere metafisiche. L’artista ha realizzato installazioni per rassegne internazionali sul confronto tra arte e gioco nelle diverse culture e in sedi museali a Napoli, Roma, Parma e Firenze ha esposto le proprie opere in dialogo con giocattoli creati da bambini africani. Recentemente ha creato su invito un’opera per l’antica stazione ferroviaria di Mergellina a Napoli, trasformata in luogo d’arte interattivo.

L’ARIETE ARTECONTEMPORANEA  Via D’Azeglio 42 www.galleriaariete.it

 

Alessia De Montis ‘To be apple or not to be apple. An Hamletic doubt on Platonic love’

Alessia De Montis presentauna serie di opere inedite – fotografie, video e installazioni – frutto di un progetto iniziato dall’artista nel 2012 a New York, che parte dalla grande illusione dell’esistenza dell’“altra metà”, che mai combacerà perfettamente come solo possono le due parti di una stessa mela. Attraverso i tre concetti chiave accettare – manipolare – cuocere l’artista ci ricorda il nostro ruolo attivo nella personale ricerca della consapevolezza emotiva ed emozionale. L’accettazione del limite umano dura un istante ma richiede il coraggio di imbracciare “l’accetta” per dare un taglio netto al nostro ego e alle nostre proiezioni, che sono alla base dei fallimenti del nostro agire e delle relazioni basate su di esse. La mela della De Montis urta, provoca e affascina causando moti interni che non si esauriscono nell’immediato.

(GALLERIA +) OLTREDIMORE  Via del Porto 48 a/b  www.oltredimore.it

 

“Peter Flaccus e Matteo Montani”.  Doppia Personale

La tensione dialettica tra casualità e controllo nella realizzazione artistica è al centro di questa doppia personale, nella quale vengono presentati i lavori di Matteo Montani e dell’artista americano Peter Flaccus. Matteo Montani sceglie di utilizzare le possibilità della carta abrasiva, quale supporto privilegiato su cui condurre liberamente il colore ad olio per far emergere paesaggi interiori intensi e fluttuanti, in bilico tra microcosmi e distese siderali. Peter Flaccus si confronta invece con la fisicità malleabile della cera, che lasc

ia fluire senza condizionamenti, e di cui sonda le molteplici possibilità attraverso la tecnica dell’encausto. Le sue opere sono accadimenti improvvisi di acceso cromatismo, in cui rarefatte forme quasi biomorfe sembrano continuare ad espandersi davanti agli occhi dell’osservatore.

OTTO GALLERY  Via D’Azeglio 55  www.otto-gallery.it

 

Milan Grygar 

P420 presenta la mostra Sound on paper, prima personale in Italia dell’artista Slovacco Milan Grygar (inaugurazione sabato 17 Maggio ore 18.00 in p.zza dei martiri 5/2 a Bologna). Nato a Zvolen in Slovacchia nel 1926 ma Ceco di adozione, nel 1965 Grygar intraprende una personalissima ricerca di investigazione dell’aspetto sonoro nella produzione visiva, di attenzione e scoperta dell’avvenimento acustico collegato alla produzione del disegno su carta. In mostra gli Acustic drawings, i Sound-plastic drawings e il ciclo dei Linear scores.

P420  Piazza dei martiri 5/2  www.p420.it

 

L’oRMa ‘Quevesiprestarantenosurse-Martoropiravigomidurse’

Questa parola, o meglio queste lettere unite tra di loro, producono una sorta di filastrocca, una libera interpretazione del bombardamento mediatico che i mezzi di comunicazione ci “dedicano” ogni giorno. Un nonsense, che ci rimanda alla parola dada: un gioco di parole, un’espressione immaginifica, ma sintomatica della disgregazione dell’uomo contemporaneo. Il lavoro dell’orMa alias Lorenzo Mariani, è il tentativo di costruire un’immagine sinottica e comprensibile del nostro essere nel mondo, adottando il criterio dell’incanto e del disorientamento, per provare a raccontare non solo un personale universo emozionale, ma una verità comune che accolga il concetto di negazione della continua e nevrotica assunzione di altre identità, un’accettazione universale di: “sono quel che sono”.

SPAZIO TESTONI LA 2000+45  Via D’Azeglio 50  www.spaziotestoni.it

 

Andrea Boyer. Foto Di-Segni.

Valerio Dehò, critico e curatore, incontra l’artista Andrea Boyer e il suo poliedrico universo espressivo: l’incisione, il disegno, la pittura e la fotografia.

GALLERIA STEFANO FORNI  Piazza Cavour 2  www.galleriastefanoforni.com

 

Daniela Comani. ‘My Film History. Daniela Comani’s top 100 films’  

La personale di Daniela Comani si compone di un grande numero di lavori fotografici attraverso i quali l’artista ripropone i film più famosi della storia del cinema. Nel progetto artistico My Film History. Daniela Comani’s Top 100 Films, copertine di dvd e poster di film ci appaiono al primo colpo d’occhio come quelli che abbiamo sempre conosciuto e non ci rendiamo conto immediatamente di una sostanziale differenza: i generi maschile e femminile degli eroi o delle eroine si scambiano l’uno con l’altro invertendo così i ruoli. Il rimpiazzo è talmente accentuato da mutare le storie e anche il nostro atteggiamento in rapporto ai relativi film. L’artista fa sì che ci immedesimiamo nella sua rappresentazione come nella sua mutabilità, sfidandoci ad una introspezione ironica.

GALLERIA STUDIO G7  Via Val D’Aposa 4a  www.galleriastudiog7.it

29 maggio, Bologna, Maggio d’arte a Bologna, ore 16-22.30, ingresso gratuito, info: maggiodarteabologna.net