“Rambelli monumentale”: Lugo, Brisighella e Faenza celebrano lo scultore

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Al via dal 17 marzo a “Rambelli monumentale”, una monografia e un trittico di mostre allestite in Romagna, lungo un itinerario che comincia dalle straordinarie invenzioni esibite dallo scultore prima a Brisighella (1927) e poi Lugo (1936), e che porta fino a Faenza con il più tardo “omaggio” reso allo scrittore Alfredo Oriani.

Il primo appuntamento è venerdì 17 marzo alle 18 con l’inaugurazione della mostra “Un’iconografia unica. Il fante che dorme” al museo “Giuseppe Ugonia” di Brisighella, in piazzetta Porta Gabolo 1. Per l’occasione interverranno il sindaco Davide Missiroli, l’assessore alla Cultura Alessandro Ricci e il direttore artistico del museo “Ugonia” Franco Bertoni.

Dopo la complessa vicenda che gli permise di collocare a Viareggio il grandioso Monumento ai caduti della Prima guerra mondiale, a Domenico Rambelli venne affidato anche l’incarico di un monumento celebrativo dello stesso evento bellico a Brisighella. Se l’idea di celebrare localmente i caduti della Grande guerra si può far risalire al 1923, è solo nel 1926 che allo scultore viene affidato l’incarico formale per un monumento che verrà inaugurato il 16 ottobre 1927. L’opera è costituita da una sola figura che rappresenta un comune fante sorpreso in un momento di riposo, nel sonno. Attorniato da una corona circolare di cipressi nel Parco della Rimembranza curato dall’amico Giuseppe Ugonia, il soldato è quasi totalmente avvolto nel pastrano e stringe a sé il fucile. Altri pochi dettagli (gli scarponi chiodati, lo zaino e l’elmetto avvolto nel cappuccio), tra forzature di derivazione espressionistica e sintetiche riduzioni, bastano allo scultore per definire un tempo e per mettere a punto un originale tema iconografico che sfugge a ogni retorica. Solo nel ricovero del sonno è concesso il ritorno agli affetti e al paese natale a un fante ridotto a pesante massa, quasi fosse un macigno arrotondato dalla costante violenza degli agenti atmosferici.

La mostra sarà visitabile fino al 23 aprile, in marzo nei prefestivi dalle 15 alle 17 e nei festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17; in aprile nei prefestivi e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.

Gli appuntamenti proseguono sabato 18 marzo. Al mattino a Lugo, nel Salone Estense della Rocca (piazza Martiri), alle 10.30 ci sarà la presentazione della monografia Romagna monumentale. Domenico Rambelli, un maestro dell’espressionismo italiano (Longo editore), a cura di Elisa Baldini, Claudio Casadio e Daniele Serafini, con prefazione di Antonio Paolucci

Seguirà poi l’inaugurazione del percorso espositivo “Ad Maiora. Lo scultore e l’eroe”, dislocato in quattro sedi tematiche: alle Pescherie della Rocca in piazza Garibaldi (i disegni), nella Fondazione CML in piazza Baracca 24 (le fotografie dal cantiere del 1936 agli studi contemporanei di Luca Nostri), alla biblioteca “Fabrizio Trisi” in piazza Trisi 19 (i documenti) e al museo “Francesco Baracca”, in via Baracca 65 (il volto). Il percorso espositivo sarà visitabile fino al 23 aprile il giovedì’ e l venerdì dalle 15 alle 18 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Nel pomeriggio della stessa giornata ci si sposterà infine a Faenza, nel voltone della Molinella 2, dove alle 18 ci sarà l’inaugurazione della terza e ultima mostra del trittico, intitolata “Un lungo cammino. Il monumento ad Alfredo Oriani”. Interverranno per l’occasione il sindaco Giovanni Malpezzi, il vice sindaco con delega alla Cultura Massimo Isola, il direttore della pinacoteca comunale Claudio Casadio e la direttrice della biblioteca Manfrediana Daniela Simonini.

La mostra sarà aperta anch’essa fino al 23 aprile e sarà visitabile il martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e il mercoledì e venerdì dalle 16 alle 19.

Dal 17 al 23 marzo, diversi luoghi, info: 0546 994415 (Brisighella), 0546 680251 (Faenza), 0545 38561 (Lugo)