
In attesa di poter tornare a visitare i musei e i luoghi della cultura, continuano le iniziative online che permettono di mantenere saldi i rapporti con gli eventi messi in calendario in questo difficile momento storico. È questo il caso, tra gli altri, della Fondazione MAST di Bologna che agli inizi di ottobre ha inaugurato due importanti appuntamenti espositivi: il Premio dedicato alla giovane fotografia rivolta ai temi dell’industria e del lavoro a cura di Urs Sthael – giunto quest’anno alla sesta edizione – e la mostra Inventions a cura di Luce Lebart.
Vincitrice del Mast Photography Grant on Industry and Work 2020 è Alinka Echeverría che condivide lo spazio della Gallery con gli altri quattro finalisti: Chloe Dewe Mathews, Maxime Guyon, Aapo Huhta e Pablo López Luz. Echeverría ha presentato per l’occasione una triplice installazione incentrata sul mondo del lavoro femminile e alla percezione di esso nella storia e nella società contemporanea, dal titolo Apparent Femininity. Le tre installazioni ragionano su professionalità o personalità femminili che hanno riportato successo nel mondo del lavoro, nonostante il predominio maschile: Hélène, è un mosaico di immagini omaggio alla tante donne impiegate nel mondo del montaggio cinematografico agli inizi del Novecento – un lavoro considerato “tipicamente” femminile per la precisione e la pazienza necessaria – di cui si sono perse le tracce tranne per rare eccezioni come per quella di Dorothy Arzner e Margaret Booth; il titolo della seconda installazione, Grace, è in riferimento a Grace Murray Hopper, matematica e informatica statunitense. Una tenda a led riporta le immagini che si susseguono fluide, metafora della labilità della nostra contemporaneità; infine l’opera Ada, omaggio all’inglese Augusta Ada King, contessa di Lovace, prima programmatrice informatica al mondo. Un grande collage ci presenta immagini legate alla tecnologia GPS e alla navigazione satellitare, stampate con procedimenti e su media differenti.

Ma sono tante e importanti le tematiche affrontate dai giovani artisti invitati al MAST Photography Grant 2020, tutte di estrema attualità come le questioni ambientali affrontate da Chloe Dewe Mathews che in For a Few Euros More mette in evidenza i danni provocati dalle coltivazioni intensive; o le problematiche relative alla perdita della propria identità di popolo dovuta alla globalizzazione, messa in evidenza da Pablo López Luz nel caso specifico del Messico nel progetto BAJA MODA; o ancora il problema del rapporto tra la nostra vita quotidiana e l’intelligenza Artificiale indagato da Aapo Huhta in Sorrow? Very Unlikely; e infine il fascino del design e della tecnologia industriale che è al centro del lavoro di Maxime Guyon: il giovane fotografo francese in Aircraft mette in rilievo strutture aerodinamiche, pistoni idraulici, compressori, turboreattori, con immagini a fuoco e iperrealistiche che nelle forme morbide e nei colori accattivanti rendendole ai nostri occhi realtà seduttive.


Modern Conflict, Londra / Vacuum cleaner, gelatin silver print, image published in the popular magazine Lecture pour tous, 27 juin 1921, Collection Archive of Modern Conflict, London

Entrambe le mostre sono visitabili attualmente solo online in un percorso di visita accompagnata dai curatori sul sito www.mast.org assieme a tanti altri contenuti, talk e focus per conoscere meglio il lavoro degli artisti in mostra.