Gender Bender cerca il “pelo nell’uovo”

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cristiana_raggi

Al “pelo nell’uovo” è dedicata questa edizione di Gender Bender che ogni anno porta a Bologna un programma fitto e di estrema qualità.

A muoverne la ricerca però non è stato un eccesso di pedanteria o l’intento di trovare a tutti i costi difetti o manchevolezze altrui. – scrive l’ideatore Daniele Dalpozzo del Cassero Arci Gay – Piuttosto il desiderio di scoprire della bellezza laddove solitamente altri vedono un errore. Con buona pace dei pignoli (è nato prima l’uovo o la gallina? uomini, donne, transessuali, etero, gay, lesbiche si nasce o si diventa?), il festival saluta con vigore l’inaspettata scoperta e attende con curiosità quell’attimo in cui, dalla forma chiusa, erompe finalmente la preziosa varietà di ogni singola storia”.

Dal 26 ottobre al 2 novembre teatro, danza, mostre e concerti si articolano su più sedi alla scoperta delle rappresentazioni del corpo, delle identità e orientamento sessuale.

Tantissimi i nomi internazionali (vi invitiamo a consultare il programma in dettaglio), ma da non perdere sono la prima nazionale dello spettacolo di Emio Greco, il debutto di 4 nuove creazioni di danza contemporanea con il progetto europeo Performing Gender, la favola rovesciata di Emma Dante, il concerto di Scott Matthew, le conversazioni con Aldo Busi, Mary Dorcey e Jackie Kay, la mostra fotografica ad Ono Contemporanea di Alice O’Malle e tantissimo cinema.

26 ottobre – 2 novembre, Bologna, sedie varie, info www.genderbender.it