Energia Potenziale: il nuovo progetto del duo Calori & Maillard per l’Ex Officine Reggiane

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Un nuovo e interessante progetto si aggiunge alle politiche di incontro tra arte e rigenerazione urbana che da anni il Comune di Reggio Emilia promuove sul suo territorio, confermandosi come una tra le realtà amministrative più sensibili in questo settore. Parliamo di «Energia Potenziale», promosso dal duo Calori & Maillard coordinato dall’attenta curatela di Daniele De Luigi. La loro attività si ascrive all’interno del Bando “Panorami contemporanei e luoghi in trasformazione Residenze di fotografia in Italia” promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT con GAI – Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani e in collaborazione con i Comuni di Bari, Perugia e Reggio Emilia.

Energie potenziali ha visto le due giovani artiste coinvolte in un racconto dell’area delle Ex Officine Reggiane, tra indagini storiche e archivistiche e incontri sul territorio fotografi, studiosi ma soprattutto con i cittadini, gli attori sociali che vivono questa realtà ogni giorno. Si parte oggi, lunedì 6 novembre con l’affissione di 40 grandi manifesti in giro per la città, che precedono l’allestimento del lavoro in Piazza Casotti (visibile a partire da venerdì 10 novembre) e la mostra allo Spazio Gerra che racconterà nel dettaglio le ricerche delle due artiste (dal 18 novembre). Come sottolinea De Luigi: «Le ex Officine Reggiane sono una chiave senza la quale è impossibile capire l’ultimo secolo di storia di Reggio Emilia, né il suo ruolo nelle vicende politiche, sociali ed economiche nazionali. La loro parabola racchiude esemplarmente tutti i temi cardine del nostro Novecento: lo spirito imprenditoriale e la fede nel progresso tecnologico, i ruoli dell’industria e i suoi rapporti con il potere politico ed economico, le menzogne e le tragedie della guerra, le lotte operaie e il sogno democratico, la globalizzazione e la crisi, il degrado e la gentrificazione». Nel loro intervento, Calori & Maillard hanno unito come da loro prassi all’uso della fotografia, la scultura e la performance «penetrando – come racconta sempre De Luigi – il denso universo di immagini e tracce, memorie e segni, raschiando la superficie dell’ampio spettro visibile.

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Per chi volesse seguire il lavoro delle due giovani artiste e degli altri vincitori delle Residenze, la galleria completa delle immagini realizzate nelle città e i racconti dei giovani artisti sono pubblicati su www.giovaniartisti.it