A Bologna una personale dedicata a Enzo Moscato

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Dal 2 al 4 maggio si svolge, presso i Laboratori delle Arti de La Soffitta e l’Arena del Sole, il progetto “A Sud del Teatro/3 – Enzo Moscato” a cura di Gerardo Guccini, in collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione: il terzo e ultimo appuntamento di tre “personali” che riguardano realtà appartenenti a un Sud del teatro inteso non in senso esclusivamente geografico, ma come «una regione antropologica dove proliferano parlate, identità e culture che alimentano intensi meticciati fra passato e presente, dialetti e italiano, dimensione performativa e dimensione individuale» (G.Guccini).

Il percorso tematico, affidato a tre diverse generazioni di artisti, si conclude con il ritorno del grande Enzo Moscato, uno dei drammaturghi più significativi della generazione napoletana degli anni Ottanta. Attore, regista, autore e scrittore “di culto”, Moscato è stato premiato con prestigiosi riconoscimenti: i suoi spettacoli sono percorsi fantastici legati alla storia della città, scritti in una lingua originale e complessa, come i suoi libri, sempre ispirati ad una “concretezza fantastica” e personale. Moscato sovverte, innova e resta legato alla tradizione teatrale napoletana: è diffidente verso le classificazioni e percepisce il mondo attraverso l’esperienza del linguaggio, da cui nasce un teatro del tutto corporeo e completamente incarnato in parole. Poeta capitato in un mondo che gli si rivela ostile, ma solo fuori Napoli, Moscato è un teatrante che ama la poesia della scrittura in modo talmente intenso che sarebbe quasi scandaloso se la poesia della scrittura non fosse teatro. Un teatro che, realizzato o anche solo perseguito, coniuga il misterioso vivere all’inimmaginabile attesa dei posteri.

La Soffitta presenta due spettacoli, a pagamento con biglietti acquistabili sul circuito vivaticket.itCompleanno” (mercoledì 2 maggio, ore 21 presso i Laboratori delle Arti) e “Patria Puttana” (venerdì 4 maggio, ore 21 presso l’Arena del Sole), che va a sostituire, per ragioni artistiche interne alla compagnia, il titolo precedentemente annunciato “Grand’estate. Un delirio fantastorico, 1937/1960… ed oltre”. 

 

Mercoledì 2 maggio, ore 21

Laboratori delle Arti/Teatro – P.tta P.P.Pasolini 5/b

ENZO MOSCATO

COMPLEANNO

Testo e regia Enzo Moscato | con Enzo Moscato | scena e costumi Tata Barbalato | voce su chitarra Salvio Moscato | organizzazione Claudio Affinito | produzione Compagnia Teatrale Enzo Moscato

Ingresso a pagamento con acquisto del biglietto sul circuito Vivaticket.it «Dedicato alla memoria di Annibale Ruccello, il testo di Compleanno (scritto da Moscato nel 1986, due mesi dopo la scomparsa del drammaturgo) segna l’inizio di un nuovo percorso, basato su una lingua meticcia, viva, fulgida, che non va a ledere la tradizione stessa del napoletano ma, anzi, la arricchisce con suoni e colori lontani, anche apparentemente antinomici. Il linguaggio lirico conduce il pubblico in uno spazio senza confini, nella risacca del mistero, dove la parola è protagonista, raccontando le nostre quotidiane inquietudini e le “piccole tragedie minimali”, per citare Ruccello. Compleanno è un capolavoro linguistico, uno degli spettacoli cult della drammaturgia napoletana […]. Pochi oggetti essenziali ad adornare la scena, fatta di luce soffusa, spumante a buon mercato, rose finte e una torta di compleanno per celebrare l’amico scomparso. La festa dà corpo e vita ad una serie di personaggi variegati – che vanno dal maniaco Pagnuttella al Casino della signora Zina – dalla sessualità ambigua o dal femminile inibito, sventrato, disossato, intrecciati in una partitura stratificata e rituale» (Francesco Bove).

 

Venerdì 4 maggio, ore 20.30 
Arena del Sole/Sala Thierry Salomon

ENZO MOSCATO

PATRIA PUTTANA

Testi e regia Enzo Moscato | con Cristina Donadio, Enzo Moscato, Giuseppe Affinito | organizzazione Claudio Affinito | produzione Compagnia Teatrale Enzo Moscato/Casa del Contemporaneo

Ingresso a pagamento con acquisto del biglietto sul circuito Vivaticket.it o presso Arena del Sole

Emergono come fantasmi o figure evocate dall’universo espressivo e narrativo dei testi di Enzo Moscato, reperti di archeologia teatrale che prendono corpo, parole, vita, scena e popolano la sua fantasia, di “cantore della Differenza e della Contro-serialità”, da oltre trent’anni. Protagoniste assolute ed emblematiche di questa partitura sono le Puttane: dalla Signora di Piece noire all’Assunta di Bordello di mare con città, dalle Omologate – nel mestiere Lulù 1, Lulù 2, Lulù 3 di Trianon alla stessa Luparella fino a Bolero Film e Grand Hotel di Ragazze sole con qualche esperienza.  Patria Puttana accoglie, in un’unica creazione, l’inclinazione e l’amore di Moscato per le figure marginali, indecenti, perturbanti – come le prostitute o i travestiti – che diventano personaggi di una mitologia paradossale e, al contempo, portatrici di umanità e sapienza, capaci di gesti di ribellione e forza, contro quella “Storia” gestita da millenni dal maschile.
Patria Puttana è un rapsodico, ma profondo omaggio a quella sorta di casa, territorio, comune luogo di giacenza e resistenza – ‘patria’ appunto – che Enzo Moscato ritiene di dividere e con-dividere con la Donna (e con la Prostituta) facce entrambe, nella sua scrittura, di un “materno” feroce e tenerissimo.

Dal 2 al 4 maggio, Bologna, per ulteriori informazioni: http://www.dar.unibo.it/it/ricerca/centri/soffitta/2018/teatro/a-sud-del-teatro-3