Da Magritte a Warhol, da De Chirico a Sissi: alla Galleria d’Arte Maggiore il fil rouge dell’arte contemporanea

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Riflettere sull’arte di oggi attraverso una selezione delle opere dei grandi autori che hanno gettato le basi del pensiero contemporaneo. Succede alla Galleria d’Arte Maggiore g.a.m di Bologna dove fino al prossimo 24 novembre sarà possibile visitare la mostra Da Magritte a Warhol, da de Chirico a Sissi: il fil rouge dell’arte contemporanea. Dalla metafisica di Giorgio de Chirico al Surrealismo analizzato attraverso di tre grandi protagonisti quali sono stati RenéMagrittePaulDelvaux e Roberto Sebastian Matta, la mostra spazia nella ricerca di autori come Joan Mirò e Georges Mathieu, la cui astrazione lirica è preludio del movimento Informale, tra i più rappresentati in mostra. Protagonisti in quegli stessi anni in Italia erano MattiaMoreni, autore poliedrico dallo stile in continua definizione e Leoncillo Leonardi, passaggio obbligato per apprezzare l’Informale declinato attraverso la materia della creta.  In mostra sono presenti anche opere di Pablo Picasso messe a confronto con la figura di Antoni Clavè, da sempre ispirato dall’incontro con il pittore spagnolo. Il percorso prosegue con Arman e le sue note accumulazione per poi avvicinarsi alla Pop Art di Andy Warhol, sempre provocatoria e dall’estetica tagliente. Questo viaggio si conclude attraversando i toni vivaci di Pablo Echaurren – le cui opere creano un cortocircuito tra cultura alta e bassa, tra i canoni dell’arte e la fumettistica – e gli alfabeti immaginari delle delicate opere su carta di Pirro Cuniberti fino alla continua e personale ricerca sul tema dell’ “anatomia emotiva” di Sissi. E poi ancora, un posto di particolare rilievo è dedicato all’opera di Giorgio Morandi, in attesa della prossima retrospettiva che la Galleria d’Arte Maggiore dedicherà all’autore bolognese, evento di punto delle celebrazioni del quarantennale della galleria.

Fino al 24 novembre
Bologna, Galleria d’Arte Maggiore G.A.M. Via Massimo D’Azeglio, 15
Info: maggioregam.com 

 

 

(l.r.)