Guerra illustrata, guerra vissuta. La Grande Guerra a Bologna tra storia e memoria

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Sottoscrivete il prestito_Museo civico del risorgimento_Bologna

A cento anni dalla fine del primo conflitto mondiale, la mostra “Guerra illustrata, guerra vissuta. La Grande Guerra a Bologna tra storia e memoria“, allestita presso il Museo Civico del Risorgimento di Bologna, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Regione Emilia Romagna, presenta i risultati del progetto “La Grande Guerra a Bologna tra storia e memoria” finalizzato all’implementazione del portale www.storiaememoriadibologna.it per creare e rendere accessibile, in forma unitaria, una memoria collettiva, cittadina e nazionale sugli avvenimenti legati al primo conflitto mondiale, con particolare riferimento alla memoria dei caduti bolognesi.
Per la gioia di studiosi e appassionati è finalmente giunto a compimento il progetto a cura di Mirtide Gavelli e Roberto Martorelli, co-curatori della mostra, frutto del lavoro di digitalizzazione di fonti documentarie e memorialistiche di diversa natura svolto tra il 2015 e il 2018 attraverso l’esposizione al pubblico di un patrimonio documentale poco conosciuto o addirittura inedito.

Armi e bandiera_La Grande Guerra, Museo Civico del Risorgimento, ph Lara Congiu

La mostra racconta i fatti di guerra della città di Bologna attraverso le illustrazioni di giovani artisti spesso coinvolti nella guerra in prima persona, molti degli autori combattevano al fronte e saranno poi i grandi cartellonisti del ventennio successivo. Sulle pareti della sala mostre vi è una selezione di manifesti di propaganda dei prestiti nazionali che rievocano ciò che veniva affisso sui muri di Bologna e delle altre città italiane ed europee durante il primo conflitto mondiale. Una propaganda massiccia, multiforme e capillare tale da far sentire il cittadino “fronte interno” così da contribuire, secondo le sue possibilità, alla vittoria finale.

Fate tutti il vostro dovere_A.L.Mauzan, Museo Civico del Risorgimento_Bologna

Durante la grande guerra l’arte del manifesto divenne una branca a sè dell’arte pittorica. C’è da dire come la grande guerra sia stata l’occasione perchè l’industria dei manifesti diventasse tale e raggiungesse delle dimensioni inimmaginabili, divenendo anche la prima volta in cui gli artisti vennero chiamati a prestare la propria opera al fine di incentivare la popolazione a donare i soldi per sostenere la guerra e vincerla. Non a caso per “la causa” vennero chiamati i migliori artisti del momento come Marcello Dudovich, Augusto Sezanne e Mauzan che per soddisfare il fine propagandistico diedero alle loro produzioni un taglio meno artistico ed esteticamente meno gradevole ma più diretto ed incisivo come il messaggio di cui si rendevano portavoce, diventando così, a tutti gli effetti, quella del manifesto, la prima campagna pubblicitaria di massa.

Per la liberazione, sottoscivete! A.L.Mauzan, Museo Civico del Risorgimento_Bologna

Nelle vetrine sono esposti i documenti e cimeli originali relativi la città di Bologna e racontano più le vicende delle famiglie e dei soldati. Tra questi vediamo documenti e fotografie provenienti da archivi pubblici e privati compresi quelli donati dalla famiglia di Nazario Sauro ed altri eroi della guerra; le memorie del “Pantheon dei caduti illustri” creato all’interno della scuola Laura Bassi negli anni del conflitto; i documenti che raccontano la grande esperienza del volontariato femminile.
Una mostra quindi che combina la propaganda da una parte e la vita dall’altra.

La Grande Guerra_Museo Civico del Risorgimento, ph Lara Congiu

Il progetto digitale “La Grande Guerra a Bologna tra storia e memoria” è un grande incubatore di contenuti: circa 9000 documenti digitalizzati, agli oltre 2240 scatti fotografici già pubblicati, si sono aggiunte tre collezioni fotografiche: la prima proveniente dalla Casa di Rieducazione Professionale dei mutilati e invalidi di guerra di Bologna; la seconda proveniente dagli scatti eseguiti dal fotografo Paolo Bettini (1884-1968); la terza si tratta dei 504 scatti effettuati dal Capitano, poi Maggiore, Paolo Senni (1872-1949).
Il progetto ha una forte valenza didattica e divulgativa: la presenza in mostra di un totem consente di esplorare la ricostruzione virtuale in 3D del grandioso Lapidario della Basilica di Santo Stefano, fedele a come si presentava nel 1925, l’anno dell’inaugurazione: con i 2.536 nomi dei caduti della città di Bologna incisi sulle 64 lapidi poste all’interno del chiostro.
Il progetto è anche smart e al passo con i tempi: attraverso la lettura di un codice QR è possibile accedere a tutte le notizie contenute nel portale.

Il portale è una scoperta. E’ la nostra memoria storica. Un incubatore di vite vissute e, nei casi più sfortunati, interrotte. La mostra racconta la guerra, la quotidianità, i salotti e l’arte che a quell’epoca vestiva la propaganda. Un’archivio storico che non lascia niente al caso e invita alla riflessione.

 

Guerra illustrata, guerra vissuta.
La Grande Guerra a Bologna tra storia e memoria
20 ottobre 2018 – 27 gennaio 2019
Inaugurazione venerdì 19 ottobre ore 17,30

Museo Civico del Risorgimento di Bologna
Piazza carducci 5, Bologna
www.museibologna.it/risorgimento
Portale:
www.storiaememoriadibologna.it