Al Raum di Bologna live recording session di Elvin Brandhi 

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Mercoledi 1 giugno Xing presenta a Raum, a Bologna, OUTS, live recording session della sound artist, poetessa e producer Elvin Brandhi, a chiusura della sua residenza per la registrazione del nuovo LP che uscirà prossimamente nella collezione di Xong – dischi d’artista.

Ritorna a Bologna Elvin Brandhi, già invitata da Xing in occasione di Live Arts Week IX con il duo YEAH YOU, la formazione artistica composta da padre e figlia che ha presentato THIS INSTEAD, sound performance a bordo di un auto. Focus delle registrazioni e del live a Raum è il linguaggio. Spinta da una costante rottura nomade in tutte le sue forme di contro-intuizione, Elvin Brandhi chiama a raccolta i cascami sonori e le voci orfane di un vortice senza fondo, disponendole come truppe irragionevoli di avversione ribelle. Questa giovanissima artista ha passato gli ultimi 10 anni a disimparare incessantemente, capovolgendo ogni escapismo esotico. Il processo creativo di Brandhi è molto lontano dal mondo della star solista stereotipata ed egocentrica. Da nomade nel cuore, la sua ricerca di nuovi spazi e comunità in cui prosperare è imbevuta della sua arte e spesso la porta ad abbandonare del tutto la definizione di artista solista, presentandosi al mondo attraverso collaborazioni e band formate durante i suoi viaggi. Ascoltare la musica di Elvin Brandhi può offrire un’esperienza caotica e travolgente.

Elvin Brandhi (all’anagrafe Freya Edmondes), poetessa, sound-artist e producer, è originaria di Bridgend in Galles, ma cittadina del mondo, muovendosi tra Vienna e Kampala, Berlino, Cairo, Dakkar, Marsiglia e Newcastle. Ha avuto un’infanzia immersa quotidianamente nella musica, e ha studiato pittura e disegno all’Accademia di Belle Arti di Vienna. La sua produzione sonora si sviluppa su basi distorte e ritmi esplosivi e aberranti che fungono da piattaforma instabile su cui canta e performa i propri flussi di coscienza. Furioso profondo o non-sense, il suo spoken word auto-tune, impasta field recordings, nastri, vinili, strumenti e voce. Dal 2013 ha suonato e collaborato con molti improvvisatori tra cui Rhodri Davies, Eugene Chadbourne, Michael Fischer, Gustav Thomas, Greta Buitiké, THF Drenching, Alan Wilkinson, Ventil, WIDT, l’ex Jungle Brothers MC Sensational, Tony Allen, Pat Thomas e con il collettivo ugandese Nyege Nyege. Ad ogni tappa del suo percorso nomadico collabora con artisti locali. Ha partecipato a festival internazionali tra cui CTM (Berlin), Borealis (Bergen), Donaufestival (Krems,) Kraak Festival (Brussels), Umlaut festival (Paris,) Total Inertia (Leeds), TUSK (Newcastle), Sonic Acts (Amsterdam), Counterflows (Glasgow). Tra le collaborazioni stabili c’è il duo noise pop low-fi Yeah You con il padre Gustav Thomas, il duo interdisciplinare BAHK con Daniel Blumberg, il duo INSIN con Bashar Suleiman, e Bad@Maths. Ha realizzato l’EP in solo Shelf Life (C.A.N.V.A.S), e gli LP Villaelvin (Hakuna Kulala), e Elvin Brandhi (Krai). Nel 2017 le è stato assegnato il premio PRS Oram Award per musiciste innovatrici, con una commissione produttiva al BBC Radiophonic Workshop. Ha inoltre fatto parte di SHAPE platform 2020.

 

 

Xong è il nome della collana di dischi d’artista, prodotta da Xing, di personalità – italiane e non – legate al variegato mondo della performatività. La collana esplora e traccia una geografia di artisti che intendono il campo sonico come una delle piattaforme in cui espandere i loro mondi e la loro immaginazione. “Lo spazio del disco” è la scena su cui focalizzare e amplificare la propria poetica come fenomeno sonico e fisico, lo spazio da performare. Xong è un progetto unico nel suo genere che disegna nuovi contorni per produrre una diversa comprensione del performativo, delle live arts, e del loro potenziale. Ogni disco è in edizione numerata. Il vinile accoglie la solidificazione del gesto, ma non documenta alcunché. Nell’insieme colleziona una serie di creazioni originali che costituiscono una rassegna a lungo termine. Xong si sedimenta anche come testimonianza storica alla fine della società della prossimità. Onda su onda, Xong è una collana di “Musica-Non-Musica” per attualizzare l’immaginazione.

 

mercoledì 1 giugno, ore 20 – Raum, via Ca’ Selvatica 4/d, Bologna – Accesso gratuito. Si raccomanda la puntualità