AGA: UN DISCO CHE SGORGA COME SCORRONO I FIUMI IN PIENA

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“Imagine” è il nuovo album di AGA, al secolo Alessandro Antolini, musicista romagnolo, precisamente di Cesenatico, attivo da circa vent’anni, con tanta esperienza live alle spalle e due dischi autoprodotti, “R[Evolution]” e “DREAM ON”,  pubblicati rispettivamente nel 2017 e nel 2020.

Un artista e un sound molto difficili da etichettare. Possiamo dire che nella produzione di AGA si captano echi di musica elettronica ed è forte l’influenza della new wave e del rock alternativo italiano degli anni Novanta. Composizioni che allo stesso tempo subiscono il fascino di mostri sacri come Brian Eno e Morricone, con richiami nella parti vocali al Mark Lanegan più elettronico degli anni Dieci e alla neopsichedelia di Spiritualized e Spacemen 3.

Un sound affascinante, imprevedibile, ipnotico, sintetico e a tratti onirico, per un disco che si snoda su 9 composizioni tra cui 6 brani inediti, 2 remix e un omaggio a cuore aperto ai Joy Division. A parlarcene è lo stesso AGA:

“Imagine” è l’inizio di un ricordo che diventa reale e man mano il tempo si dilata ha mille sfumature. È un disco sperimentale ed istintivo che lascia intatta la verve onirica che mi contraddistingue dall’album d’esordio R[Evolution]. Il suono diventa un percorso razionale di ciò che ho pensato e tradotto in musica. Le tessiture musicali partono dalla classica forma canzone fino ad arrivare alla colonna sonora ricca di sorgenti elettroniche. Sebbene l’album contenga composizioni inedite, remix e cover ho sentito un’omogeneità di percorso sonoro quindi ritengo sia un insieme di brani che devono far parte di uno stesso contenitore. Mi vedo un ascoltatore tipo che può immergersi nel mondo di AGA. In ultimo, non per importanza, ho voluto omaggiare il testo di Ian Curtis con la cover “Atmosphere” cogliendone l’aspetto più dolce ed incompreso.

ll disco è uscito il 21 luglio per la label indipendente Drummer Caffè, fondata dallo stesso artista, in streaming, digital download e compact disc.

Stamattina mi sono svegliata e ho deciso di premere play e ascoltarmi questo disco. Sorpendente  a dir poco, 9 pezzi che attraversano l’elettronica, l’alternative rock e dove si sente fortemente l’influenza della new wave, chiaro anche l’omaggio ai Joy Division con Atmosphere e da grande ammiratrice di Ian Curtis non ho potuto fare a meno che apprezzare ed amare fin da subito questa sua reinterpretazione, dove la voce di Aga si presta in maniera eccelsa a questo suo tributo e dove anche l’arrangiamento musicale è stato realizzato senza far perdere l’essenza del brano stesso, donandogli quella sonorità colma di infinita dolcezza e lacrime.

Tutto il disco si snoda principalmente sulla sperimentazione ed è questa la forza di Aga che è un vero portento in questo senso. Aga riesce a farci entrare nel suo mondo che ruota attraverso il sogno e la realtà. Un disco che sgorga come scorrono i fiumi in piena lasciando all’ascoltatore quella quiete e quell’inquietudine dell’era moderna. E se Battiato cercava un centro di gravità permanente, Aga ha trovato il suo equilibrio condividendo la sua passione per la musica con chi ama, con chi ti completa ed è quanto ci vuole far capire l’artista in Nella tua stanza, il singolo uscito il 23 giugno.

Si dice che “la felicità è reale solo se condivisa” e credo che questa sia la filosofia di Aga e sinceramente anche la mia.

“Piango e rido con te
lo sai che alla fine un equilibrio c’è”

TRACKLIST:

01. I’M WAITING (IMAGINE)

02. ARIA

03. ARE YOU READY?

04. NELLA TUA STANZA

05. PIANO MA NON SOLO

06. ATMOSPHERE (cover Joy Division)

07. BALL N’ CHAIN (Small Jackets, remix by AGA)

08. I’M WAINTING (IMAGINE) (AGA, remix by Mono Han)

09. NO NAME