BOLOGNA SARÀ TRANSITORIA, MA IO MI SENTO A CASA

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Dal 24 novembre 2023 al 14 gennaio 2024 il Dipartimento di Storia Culture Civiltà e dal Museo Europeo degli Studenti – MEUS del Sistema Museale di Ateneo, presenta un progetto espositivo che è il risultato di un percorso concettuale e sperimentale teso a trasformare l’esperienza di vita degli studenti universitari a Bologna in materia da museo. L’installazione è un tentativo di individuazione e reinterpretazione di alcuni oggetti-simbolo, di uso quotidiano, del contesto studentesco, in rappresentanza della sua vitalità e continuità.

Attraverso alcune tematiche considerate centrali dell’essere studente a Bologna – il pendolarismo, la socialità, l’esperienza di convivenza, la laurea e le rivendicazioni –, l’esposizione offre una serie di istantanee oggettuali relative alla storia autobiografica degli studenti Unibo. Gli oggetti esposti, espressione della contemporanea identità studentesca, sono introdotti dai graffiti che tappezzano i muri del quartiere universitario, qui intesi come manifestazione di un sentire condiviso. Nel percorso espositivo, riconoscibile grazie al colore dei muri della città, l’arancione, gli oggetti e i vissuti degli studenti di oggi si mescolano con quelli custoditi dal Museo, arrivando a narrare nove secoli di storia. Il risultato è un gioco di contrasti e analogie che invita a riflettere sulla dinamicità e insieme sulle persistenze dell’esperienza formativa e di vita che caratterizza la città di Bologna, sede della più antica università del mondo occidentale.

Il progetto espositivo è nato all’interno dell’insegnamento di “Storia delle religioni: oggetti e patrimoni” del Corso di Laurea Magistrale in Antropologia Culturale ed Etnologia dell’Università di Bologna, sotto la direzione delle professoresse Francesca Sbardella, storica delle religioni e antropologa, Laura Pasquini, storica dell’arte e museologa, e Maria Teresa Guerrini, storica moderna e coordinatrice scientifica del Museo Europeo degli Studenti – MEUS. Beatrice Bortolotti, Rebecca Daniotti, Caterina Fratesi, Giulia Garzione, Filomena Trotta, Mario Zaccherini sono gli studenti e la tutor dell’insegnamento di “Storia delle religioni: oggetti e patrimoni” che hanno lavorato la progetto, con la collaborazione di Beatrice Fazzardi, tirocinante del corso di Laurea Magistrale in Arti Visive.

Grazie a questa iniziativa, il MEUS continua ad essere un museo vivo e dinamico, anche per merito della collaborazione degli studenti, protagonisti – nel passato come nel presente – di questa peculiare collezione.

 

Fino al 14 gennaio 2024

Bologna, Museo Europeo degli Studente – MUSE, via Zamboni 33. Info & orari:sma.unibo.it