il bosco tra le righe, la rassegna letteraria a Gambettola

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Torna la rassegna letteraria “Il Bosco tra le righe- incontri con l’autore”, terza
edizione, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Gambettola, con la direzione artistica di Matteo Cavezzali, Direttore di Scrittura Festival e in collaborazione con Teatro del Drago, direzione Artistica del Teatro Comunale di Gambettola.
Protagonisti dei tre appuntamenti, che scandiranno i primi tre mesi dell’anno, gli scrittori Matteo Bussola, Licia Troisi e Michela Marzano, con un’indagine sull’animo umano maschile e femminile, e sul genere giallo fantasy.

Prosegue la bella collaborazione con Matteo Cavezzali, nell’ambito di Scrittura Festival, che mette Gambettola in rete con tante città d’Italia che hanno a cure il libro e la lettura – dichiara l’assessora alla cultura Serena Zavalloni – Ringrazio Teatro del Drago che anche quest’anno mette a disposizione il nostro teatro comunale per ospitare importanti autori del panorama letterario nazionale: un’occasione per incontrarsi in uno dei nostri luoghi della cultura per discutere intorno ai libri. Confermiamo così anche il nostro impegno come città che legge, l’importante riconoscimento che il Comune di Gambettola ha ricevuto dal Ministero della Cultura”.
Si inizia venerdì 12 gennaio alle ore 21 con l’autore bestseller Matteo Bussola. Autore amatissimo, Bussola parlerà di fragilità, di crescita e adolescenza tramite le pagine del suo ultimo romanzo “Un buon posto in cui fermarsi” (Einaudi) e del manga “Zeroventi” (Einaudi Stile Libero) che ha realizzato con il disegnatore Emilio Pilliu. “A volte la vita ci colpisce fino ad abbatterci. E se invece di rialzarci, provassimo a guardare il mondo con gli occhi di chi è a terra? Forse proprio la resa può regalare un’inaspettata felicità”. Dopo “Il rosmarino non capisce l’inverno”, il nuovo commovente romanzo di Matteo Bussola.
In pochi hanno saputo raccontare la fragilità maschile senza stereotipi, senza pregiudizi, senza vergogna.
Matteo Bussola sa farlo con schiettezza e umanità. In queste pagine lancinanti eppure piene di luce, un uomo trova il coraggio di disertare la propria esistenza e costruire un sogno. Un padre in neuropsichiatria con il figlio impara ad accogliere la ferita di chi ha messo al mondo. Un anziano marito, prendendosi cura della moglie malata di Alzheimer, si domanda che cosa rimanga di una relazione quando chi amiamo sparisce, anche se possiamo ancora toccarlo. Un hikikomori che si è innamorato online vorrebbe incontrare chi è diventato per lui così importante, ma la paura di uscire lo imprigiona. Un bambino ubbidiente scopre la bellezza inattesa di deludere le aspettative. Incrinati, piegati, sconfitti, capaci però di cercare un senso, di intravederlo lì dove mai avrebbero creduto, questi protagonisti trovano ognuno un modo personale, autentico, spudoratamente onesto, di rispondere alla domanda «Che cosa fa di un uomo un uomo?»

Si proseguirà venerdì 16 febbraio sempre alle 21 con Licia Troisi. Amatissima, l’autrice parlerà del legame tra il fantastico e la scienza, come si evince nel suo ultimo romanzo appena uscito “La luce delle stelle” (Marsilio). Una sera uguale alle altre, in uno sperduto osservatorio astronomico, la luce delle stelle illumina, ma non abbastanza, la piccola comunità di scienziati residenti che si trova alle prese prima con un black-out, forse un sabotaggio, e poi con un cadavere trovato nella sala comune, forse un assassinio: la
vittima potrebbe essere caduta da una balaustra, o essere stata spinta. L’osservatorio è isolato, i telefoni sono muti, i cellulari non prendono, i copertoni delle automobili sono stati tagliati e la città più vicina, se si riesce ad attraversare il deserto, si trova a due ore di macchina. Come in una macabra barzelletta, due italiani – Gabriele, che ha appena finito il dottorato, e Pinetta, che ancora lo sta finendo –, un’americana – Samantha, star dell’astrofisica mondiale –, un inglese – Matt, pettegolo come una suocera – e una
sudamericana – Mariela, medico dell’osservatorio – si trovano a dover valutare l’ipotesi che l’omicida o il sabotatore sia non solo tra loro, ma uno di loro. Essendo scienziati, però, sanno che, date le ipotesi, per giungere alla tesi non c’è che da tessere un ragionamento. Sarà Gabriele, lettore di gialli e abile astrofisico, capace di empatizzare anche con gli assassini, a trovare il bandolo dei delitti che, come tutta la sua vita, è scritto nelle stelle. Licia Troisi, alla sua prima prova da giallista, dà vita – tra Sherlock Holmes e Poirot – a
una storia che racconta quanto studiare fisica sia una scuola naturale per risolvere casi complicati, e dimostra quanto mancava uno scienziato investigatore alla nostra narrativa.

L’ultimo appuntamento, sempre alle ore 21, sarà venerdì 15 marzo con Michela Marzano, filosofa, scrittrice e docente presso l’Università di Parigi V René Descartes. Marzano parlerà della condizione femminile partendo dalle pagine del suo ultimo romanzo “Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa” (Rizzoli). Ci sono stati periodi in cui Anna ci ha creduto, alla parità. Quella che vaoltre le apparenze, “che premia indipendentemente dal genere, quella cui non interessa se sei truccata e come hai le gambe, e mette sullo stesso piano maschi e femmine”. Poi, però, come molte bambine e ragazze, puntualmente precipitava in quel bisogno, sempre lo stesso: essere vista, sentirsi preziosa. E, di fronte agli sguardi, alle mani, alle parole degli uomini, non riusciva a fare altro che cedere, spazio, voce, pezzi di sé. Abdicare al proprio corpo fino a sparire; come quella volta sul palco, lei che sognava di fare l’attrice e non riusciva a muovere un muscolo, divisa tra il desiderio di mostrarsi e il terrore di farlo davvero. Anche adesso, che lavora in radio e insegna in un master di giornalismo, l’istinto di ritrarsi per compiacere non l’abbandona mai del tutto. Poi, con i suoi studenti, si trova a discutere l’eredità del #MeToo, a cinque anni dalla sua esplosione: da una parte loro, ventenni che scoprono la sessualità, dall’altra lei che ripensa al passato, a tutte le volte che ha ceduto. Quante sfumature diamo alla parola “consenso”? Quando possiamo essere sicuri che un “sì” non nasconda un’esitazione? Anna cerca colpevoli, ma non è sicura di potersi definire una vittima.
Avrà bisogno di perdonare sè stessa, guardandosi dentro con coraggio e onestà, per riuscire ad accettarsi e ad andare avanti. Michela Marzano invita lettori e lettrici a ragionare insieme con la curiosità e l’intelligenza che contraddistinguono la sua scrittura, in un romanzo che riflette sulle zone grigie e sull’ambiguità del rapporto che abbiamo con gli altri e con il nostro corpo.

L’ingresso è gratuito, su prenotazione (fino ad esaurimento posti) telefonando al 3926664211, oppure inviando una mail a teatrocomunaledigambettola@gmail.com
Nelle tre serate sarà possibile acquistare i libri dei tre autori, grazie alla gentile collaborazione con la Libreria Longo di Ravenna.
INFORMAZIONI
www.teatrocomunaledigambettola.it
FB e Instagram @teatrocomunaledigambettola