Dune e le star del cinema del futuro

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Sono le star del cinema del futuro“: il regista canadese Denis Villeneuve, che torna nelle sale con Dune. Parte II, ha definito con queste parole Timothée Chalamet (classe 1995), Zendaya (classe 1996), Austin Butler (classe 1991) e Florence Pugh (classe 1996). Il regista aveva precedentemente definito quest’ultima come “un diamante grezzo”.

Questi attori fanno emergere la passione negli adolescenti e nei giovani adulti… Stanno portando i giovani al cinema… Questo è il futuro del cinema“.

Ben prima del controverso adattamento di David Lynch che lo stesso regista definirà «il peggior film che abbia mai girato», Dune avrebbe potuto vedere la luce, già, nella seconda metà degli anni ’70 grazie al regista cileno Alejandro Jodorowsky. L’ambizioso progetto cinematografico sarebbe dovuto durare ben dieci ore. Trainata da un cast stellare cono Orson Welles nei panni del Duca di Atreides, Salvador Dalì in quelli dell’imperatore e Mick Jagger, la space opera mai realizzata avrebbe vantato la colonna sonora dei Pink Floyd. Sul Dune mancato di Jodorowsky esiste un documentario.

Anche nel primo capitolo di Dune troviamo un cast di tutto rispetto, fatto di nomi altisonanti, della vecchia e della nuova generazione di attori hollywoodiani. Una fonte in più di interesse per un film che colpisce per la sua storia simbolica e per la sua qualità tecnica fortemente riconosciuta durante l’edizione degli Oscar 2022, dove ha fatto incetta di sei premi e durante l’anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia dove ha suscitato una straordinaria standing ovation di sette minuti. Scopriamolo insieme.

Matricole:

Timothée Chalamet

Paul Atreides (Timothée Chalamet)

Paul Atreides è l’erede di una famiglia nobile, che arriva sul pianeta più pericoloso dell’universo, Arrakis, in cui vi è la spezia, ovvero l’unica fonte della sostanza più preziosa dell’universo. La sua famiglia è stata incaricata dall’imperatore di gestire il pianeta, ma si trova ad affrontare la casata nemica, gli Harkonnen. In questo secondo capitolo Paul, rimasto senza il padre, ha il suo momento di crescita, la sua presa di coscienza. Paul sceglie il nome di Muad’Dib, un topo del deserto, un animale capace di sopravvivere in un ambiente avverso, e Usul, ovvero il sole, raggio di vita. Ma Paul è anche il Messia, l’Eletto, il Profeta. Paul Atreides è destinato a diventare un leader complesso, proprio come un personaggio shakespeariano. E Chalamet riesce a incarnare tutto questo: la gioventù, la leadership, il timore, la passione.

Zendaya

Chani (Zendaya)

Chani è il primo incontro di Paul con i Fremen, e allo stesso tempo un amore a prima vista, una porta di ingresso verso una nuova cultura. Chani è una ragazza misteriosa, minuta, una creatura del deserto. Una valorosa guerriera, preziosa alleata. Il suo sostegno aiuta Paul a comprendere il mondo dei Fremen, ma anche a crescere e accettare il suo ruolo di leader. Chani è guidata dal sentimento che prova per lui, ma anche dalla volontà di salvare il suo popolo. Zendaya attraversa tutto il film in una tuta militare. Così, a venir fuori sono i lineamenti del suo volto: la sua pelle ambrata risplende e fa uscire ancora di più la luce negli occhi.

Florence Pugh

La Principessa Irulan (Florence Pugh)

L’altra grande, abbagliante, novità di Dune – Parte Due arriva sin dai primi secondi del film. La voce narrante di questo secondo capitolo è quella della Principessa Irulan, interpretata da Florence Pugh. La principessa Irulan è la figlia dell’imperatore Padishah Shaddam IV e protetta della Reverenda Madre Mohiam della sorellanza Bene Gesserit. È una giovane donna elegante e regale con una mente strategica e una natura osservatrice. Quasi una vestale, è vestita di bianco, con una lunga tonaca. Nella seconda parte del film è coperta, sul capo e sul corpo, da una struttura in metallo, una sorta di cotta di memoria medievale. Una novella Giovanna d’Arco nell’aspetto.

Austin Butler

Feyd-Rautha Harkonnen (Austin Butler)

È il personaggio di Dune – Parte Due che più di tutti colpisce nel segno, sconvolge, quasi abbaglia. Feyd-Rautha Harkonnen, che ha il volto e il corpo statuario di Austin Butler, è felino, folle, muscoloso ed è glabro, come gli Harkonnen. È l’erede, il guerriero destinato a raccogliere il comando dal Barone Harkonnen e a battersi per lui. La sua crudeltà è pari alla sua intelligenza. Austin Butler, che avevamo conosciuto sotto il ciuffo impomatato di Elvis, stupisce nel ruolo che nel film di David Lynch era stato di Sting e lo reinventa. Una delle immagini più potenti e inquietanti della seconda parte di Dune 2.

Giocatori esperti:

LONDON, ENGLAND – FEBRUARY 15: Rebecca Ferguson attends the World Premiere of “Dune: Part Two” in Leicester Square on February 15, 2024 in London, England. (Photo by Gareth Cattermole/Getty Images)

Lady Jessica (Rebecca Ferguson)

Lady Jessica, madre di Paul, è legata indissolubilmente a lui. È una Bene Gesserit, ovvero una veggente e porta in grembo un altro figlio, una femminuccia, e ha bevuto il liquido blu per diventare la Reverenda Madre. Con un viso fatto di lineamenti netti, puri, gli occhi di un blu intenso, la sua pelle viene solcata da scritte ancestrali, tatuaggi sacri, misteriosi. Il volto di Lady Jessica è una pagina bianca su cui scrivere la Storia. Il capo coperto da un velo… In fondo, è la madre del Messia. Ma non esita ad essere guerriera. Personaggio chiave a cui Rebecca Ferguson dona un ritratto memorabile.

Gurney Halleck (Josh Brolin)

Gurney Halleck, interpretato da Josh Brolin, era il fidato consigliere del Duca Leto e Maestro della Guerra di Casa Atreides. Scampato alla morte durante l’ultimo attacco degli Harkonnen, fa il suo ritorno in scena e la sua esperienza, soprattutto in battaglia, risulta decisiva quando si riunisce con Paul. Selvaggio ed irriverente, il rapporto con Paul è quasi da mentore, o fratello maggiore.

Stilgar (Javier Bardem)

Stilgar, interpretato da un indimenticabile Javier Bardem, è il leader dei popoli tribali di Dune conosciuti come Fremen, e fa di tutto per proteggere la vita e l’identità culturale del suo popolo. Dalla sua tribù è considerato un uomo saggio, costantemente in connessione con le terre selvagge, ma è anche un glorioso combattente. Javier Bardem ne fa il ritratto di un leader carismatico ed empatico, un comandante che si adopera per aiutare Paul a diventare il leader che è destinato ad essere. I tratti somatici di Bardem, il suo lavoro sulla voce e la pronuncia ne fanno un personaggio uscito d’altri tempi. L’ennesima scelta di casting perfetta, l’ennesimo personaggio riuscito di Dune.

Lady Margot Fenring (Léa Seydoux)

Protagonista de La Bête di Bertrand Bonello a Venezia80, la Lady Margot Fenring di Léa Seydoux è la tentatrice per eccellenza. È una Bene Gesserit, e ha il portamento altero delle altre. La vediamo per la prima volta assistere, dagli spalti, al combattimento di Feyd-Rautha Harkonnen, colui che dovrà sedurre: il suo obiettivo è continuare la linea di sangue, e rimanere incinta. La fotografia che Villeneuve ha scelto per quella sequenza, un bianco e nero inondato di luce chiara, le rende la pelle chiarissima, quasi come una bambola di porcellana. Lady Margot è un personaggio perfettamente integrato nell’universo di Dune, e somiglia alla Milady de I tre moschettieri di Dumas. Un personaggio da scoprire, a tutti gli effetti.

Veterani:

Barone Vladimir Harkonnen (Stellan Skarsgård)

Il barone Vladimir Harkonnen, interpretato da Stellan Skarsgård, è il male fatto persona, una forza machiavellica di cattiveria e violenza. È il capo di Casa Harkonnen. È mostruoso, viscido, un essere enorme e deforme che si alimenta con il proprio potere. Stellan Skarsgård lo interpreta sotto un trucco pesante che lo sfigura e lascia uscire all’esterno gli inconfondibili occhi, capaci di lanciare all’esterno bagliori oscuri.

Imperatore Padishah Shaddam IV (Christopher Walken)

L’Imperatore Padishah Shaddam IV è enigmatico e altero: la sua espressione sembra impassibile, ma i suoi occhi tradiscono le sue emozioni e la paura. L’Imperatore, come le Bene Gesserit che lo guidano, eccelle nella manipolazione strategica. Manovra i membri di Casa Atreides e Casa Harkonnen come pedine su una scacchiera. Perfetto nel ruolo dell’Imperatore, una figura tragica e del tutto shakespeariana.

Reverenda Madre Mohiam (Charlotte Rampling)

Gaius Helen Mohiam è una figura di spicco dell’ordine segreto matriarcale delle Bene Gesserit, è la saggia Veridica dell’Imperatore, e continua ad usare la profezia e la superstizione per manipolare la storia umana. Sta addestrando la figlia dell’Imperatore, la principessa Irulan, come una stratega in erba, e si assicura che i suoi insegnamenti abbiano un seguito. È interpretata da una grandissima attrice, Charlotte Rampling, che vediamo pochissimo e dietro un velo, colpisce poiché la sua espressione enigmatica e altera è di quelle che non si dimenticano.

 

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