Emanciparsi da un passato doloroso con la musica di Strand of Oaks

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Timothy Showalter  ha finito di registrare il suo ultimo disco sotto l’effetto di un trauma cranico: guidando in autostrada il giorno di Natale, Showalter e sua moglie vengono coinvolti in un incidente stradale con un furgone uscendone malconci. L’esperienza della morte e la paura provata fanno prendere una diversa direzione all’album. Nella sua realizzazione Showalter decide di spingersi verso un suono più catartico in grado di far provare all’ascoltatore le sue stesse sensazioni di paura e urgenza.

‘Heal’ parla di una vita sentimentale sfortunata, come quella di molti bravi ragazzi votati alla persona sbagliata, di piogge torrenziali e fango su tutto ciò che si è tentato di costruire faticosamente, di catarsi e di rinascita.

Prendendo le mosse da un filone musicale  battuto dagli innumerevoli proseliti di Bon Iver o Iron And Wine, Strand of Oaks suona come i Centro-matic e i Dinosaur jr (quelli di Where you been), lasciandoci passare il messaggio che le orecchie non sono fatte solo per essere maltrattate e che il sound che può uscire dalla  generazione sonica (Timothy Showalter è degli anni 80) sa essere dolce e urticante al tempo stesso.

Un live per baciapile del folk basato su due accordi e aperture vocali alla Chad Vangaalen: il trionfo del sabato sera anti pop, sotto ogni punto di vista.

Sabato 18 ottobre, Madonna dell’Albero (Ra), Strand of Oaks, Bronson, Via Cella 50 info:+39 333 209 7141 – bronsonproduzioni.com