SarĆ sempre sorprendente il lavoro di Aldo Mondino. Più si torna a guardarlo ed a esporlo, e più se ne coglie la freschezza e la genialitĆ . Unāarte, la sua, che resta sempre attuale nonostante il passare del tempo. In contemporanea alla grande retrospettiva di Villa Croce, a Genova, la Galleria Astuni presenta a Bologna unāaltra intesa e raffinata mostra dedicata allāartista torinese. A curarla Vittoria Coen e Achille Bonito Oliva, due critici ma soprattutto amici dellāartista, da sempre vicini alla sua opera. E cosƬ la sensazione, varcando la soglia della galleria Astuni, ĆØ quella di entrare in un racconto intimo, privato, abbandonando il classico formalismo di una mostra in una galleria dāarte. Gli esordi di Aldo Mondino risalgono agli Sessanta. Subito si capisce che la sua creativitĆ ĆØ difficilmente inquadrabile in una corrente di pensiero univoco. Mondino ĆØ allo stesso tempo pop, concettuale, poverista. Quello che lo contraddistinguerĆ sarĆ sempre la ricerca del gioco e del continuo divertimento, un vero leitmotiv nella sua opera.Ā Lāaspetto ludico ritorna nei giochi di parole, che Mondino utilizza come titolo per molte delle sue opere. Lavori come Torso Torsolo dedicato a Rodin, del 1996 o lāIttiodromo, il cui primo esemplare risale al 1968, ben testimoniano questo suo spirito giocoso. Ma la joie de vivre che caratterizza tutto il suo lavoro si esprime anche attraverso il suo continuo riferimento alla danza e ai viaggi – quelli in Marocco, in Spagna, in India e in Afghanistan – e alla brillantezza dei colori della sua pittura. Le opere dedicate alle danze sufi e ai dervisci rotanti sono ormai dei classici della cultura italiana contemporanea. Tante le opere visibila Bolognai, tra dipinti, disegni e sculture. La mostra sarĆ visitabile fino al prossimo 26 febbraio (leonardo regano)
dal 17 dicembre 2016 al 26 febbraio 2017
Bologna, Galleria Enrico Astuni, Via Iacopo Barozzi 3
Info: tel. 051 4211132; info@galleriaastuni.net www.galleriaastuni.net