“Sfregi”, visite guidate online alla mostra di Samorì

0
10
Bologna, 31/03/2021. Palazzo Fava. Mostra SFREGI di Nicola Samorì. Foto Paolo Righi

Inaugura a Palazzo Fava la prima mostra antologica in Italia di Nicola Samorì intitolata Sfregi. In attesa della riapertura delle sale museali, dove l’esposizione resterà fino al 25 luglio, nelle giornate di sabato 10 e martedì 13 aprile alle ore 18.30 Genus Bononiae. Musei nella Città organizza due visite guidate online a cui parteciperanno l’artista (il 10 aprile) e i curatori Alberto Zanchetta e Chiara Stefani (13 aprile).

Il progetto espositivo Sfregi nasce in esclusiva per le sale del Palazzo delle Esposizioni di Bologna e propone un percorso attraverso gli ultimi vent’anni di produzione dell’artista, soffermandosi sulle sue opere più rappresentative. Le visite guidate online all’interno di Palazzo Fava rappresentano un’occasione unica per il pubblico e gli appassionati che desiderano avvicinarsi alla mostra e alle sue tematiche in attesa di poterla poi visitare dal vivo. Il percorso online guiderà i partecipanti attraverso le immagini del percorso espositivo e le parole dei partecipanti tra le sale di Palazzo Fava, soffermandosi sulle opere e ammirando i preziosi fregi del palazzo.

Il rapporto tra le opere e lo spazio che le ospita è evidente ed emergerà anche nella visione online della mostra: i lavori di Samorì intrattengono un vero e proprio dialogo non solo con le caratteristiche proprie del luogo museale, quali ad esempio i fregi che decorano le pareti del piano nobile, ma anche con il patrimonio stesso del Museo. Ecco così che la statua lignea realizzata dall’artista dialoga con l’Apollo neoclassico collocato nel vestibolo, segno di una costante ricerca sulla materia, o ancora che lo sguardo verso l’alto dei dipinti dei Carracci collocati nel Salone reagisce insieme a opere databili all’ultimo decennio di attività dell’artista. Contrapposizioni cromatiche avvolgono la Sala degli allievi di Ludovico Carracci, mentre la Sala delle Grottesche accoglie l’affresco monumentale Malafonte, che sembra essere stato concepito da sempre per quello spazio largo esattamente quanto l’opera.

Passando al secondo piano, il percorso espositivo continua con lavori di piccolo e medio formato che sviluppano singoli temi o costituiscono dei focus sulle diverse tecniche utilizzate dall’artista: l’accecamento dell’immagine, l’aggregazione di materiali di risulta, la pittura su pietra, il disegno e la scultura. Lienzo, il Cristo deposto dipinto su un antico tavolo da massaggio, i lavori su onice, la scultura e il dipinto di Santa Lucia che si specchia sono solo alcune delle più famose opere presenti in queste sale. Opere più intime, che permettono allo spettatore di abbracciare la vasta e complessa produzione artistica di Samorì.

Formatosi all’Accademia di Belle Arti, Nicola Samorì dimostra fin dai suoi primi lavori un certo talento, incarnato in uno stile e in una poetica ben precisi, connessi alla necessità di fustigare la serenità delle immagini, trasfigurando immagini preesistenti. L’artista ha all’attivo due partecipazioni alla Biennale di Venezia (2015 e 2011) e, negli ultimi anni, molti musei e spazi istituzionali italiani e internazionali hanno ospitato sue personali.

info: www.genusbononiae.it, 051 19936343, esposizioni@genusbononiae.it. Prenotazioni sul sito di Genus Bononiae o su www.ticketlandia.com/m/event/samori-visitaonline