Jingge Dong. A proposito dell’umor vitreo

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L’ARIETE artecontemporanea presenta nella sua sede storica di via Marsili 7 a Bologna la terza mostra personale di Jingge Dong, a cura di Alberto Zanchetta e visitabile fino al prossimo 7 maggio. 

Dopo essersi formato all’Accademia d’Arte Nazionale Cinese e aver concluso i suoi studi all’Accademia di Venezia, Jingge Dong ha portato a compimento il sincretismo tra la pittura guohua e le iridescenze dei coloristi veneziani.

Anziché limitarsi a descrivere il paesaggio, l’artista vi si immerge, lo assimila e lo vive interiormente, perché non esiste alcuna verità al di fuori del quadro. Allontanandosi dalla “cosa” rappresentata, e concentrandosi unicamente sul “come” dipingerla, Jingge Dong cerca di superare l’analogia per cogliere l’essenziale (e forse anche l’invisibile) che ci circonda. L’immagine finisce quindi per inabissarsi in spazi aerei e aperti dove regna una calma diffusa, ma questa calma non deve essere scambiata per staticità: nelle tele tutto vibra e brilla.

Dopo aver rielaborato il dato visivo, la mano dell’artista concorre a confondere le acque, lasciandosi cullare dagli accordi tonali che favoriscono una pittura che pare fatta d’aria e d’acqua. Vapori e atmosfere languide concorrono a definire queste sue visioni liquide che sono un’emanazione del mondo e non una sua semplice trascrizione. Non diversamente, lo sguardo dello spettatore finisce per scivolare sui quadri come farebbe sul pelo dell’acqua, in attesa che tutto affiori in superficie.

Dal 26 marzo al 7 maggio 2022 

Bologna, L’ARIETE artecontemporanea, via Marsili 7. Info: Tel. 348 9870574; www.galleriaariete.it;  Orari: da lunedì a sabato 17-19.30 |