Appunti da cucina

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artwork Marcello Di Camillo

 

La Casa del Cuculo cos’è?

È una porzione di paesaggio abitata, una casa fisica un po’ dispersa tra alberi e colline in cui vivono attualmente 6 adulti e 5 bambini, o meglio due famiglie più due presenze vaganti, o meglio una cooperativa che si occupa di partecipazione e rigenerazione sociale, un cantautore, un artista, un antropologo, un’aspirante progettista sociale, un cane ispettore che porta il nome di Kodi, vi si trovano pareti in sasso, in mattoni, intonaci a cemento, a calce, in terra e pareti in paglia, un sistema di recupero delle acque piovane, le biciclette, gli alberi, gli animali selvatici e altro ancora.

In questa porzione di paesaggio c’è una cucina leggermente sotto il livello del terreno, qui avvengono gli scambi più agitati e vivi della casa, si incrociano progetti spunti riflessioni rumori desideri osservazioni intenzioni proclami umori giochi, e qui nascono relazioni tra il quotidiano, il lavoro, l’arte, il pensare adulto, il pensare bambino, il non pensare.

Con gli occhi di chi è immerso in questa atmosfera dalle finestre di questa cucina si vedono i piedi di chi sta fuori e poi i paesaggi.

Ora è proprio qui in questa cucina che noi metteremo virtualmente una macchina fotografica da fototrappolaggio, di quelle che si usano per fotografare il Tasso senza che se ne accorga, senza che cambi il suo modo di fare.

La macchina non avrà il flash e farà scatti automatici grazie a un sensore che avverte calore, non sappiamo assolutamente cosa pescherà, immagini, conversazioni, testi, riflessioni, compiti di matematica, …

L’unica cosa che sappiamo è che pescherà qui dentro e che noi non siamo né intellettuali né particolari ma piuttosto semplici persone che con la passione del proprio fare attraversano e intrecciano il mondo masticandolo poi in cucina ognuno di noi con la sua età.

Quindi questa rubrica cos’è?

È un modo per condividere la nostra voglia di giocare con il mondo.

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La Casa del Cuculo è una porzione di paesaggio abitata, una casa fisica un po' dispersa tra alberi e colline tra Meldola e Fratta Terme in cui vivono attualmente 6 adulti e 5 bambini, o meglio due famiglie più due presenze vaganti, o meglio una cooperativa che si occupa di partecipazione e rigenerazione sociale, un cantautore, un artista, un antropologo, un’aspirante progettista sociale, un cane ispettore che porta il nome di Kodi. Qui vi si trovano pareti in sasso, in mattoni, intonaci a cemento, a calce, in terra e pareti in paglia, un sistema di recupero delle acque piovane, le biciclette, gli alberi, gli animali selvatici e la voglia di mettersi in gioco.