Pasolini interpreta Bach: Mario Brunello e Guido Barbieri a Cesena

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Mario Brunello - ph ©Giulio Favotto

 

Che cosa lega Pier Paolo Pasolini, icona del Novecento, interprete dei suoi conflitti e delle sue contraddizioni, a Johann Sebastian Bach, simbolo della cultura barocca?

Mario Brunello – uno dei più affascinanti e ricercati musicisti contemporanei, primo artista europeo a vincere il Concorso Čajkovskij – in occasione del centenario della nascita del poeta presenta il progetto Vorrei essere scrittore di musica. Pasolini interpreta Bach, insieme al musicologo e critico, voce storica di Rai Radio3, Guido Barbieri, attualmente anche docente al Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena.

Il concerto è atteso al Teatro Bonci martedì 29 novembre.

Su Johann Sebastian Bach un Pasolini ancora a adolescente scrisse un saggio dalla forza e profondità sbalorditive, una vera rarità nella sua produzione letteraria: la prima stesura di Saggio sugli stili di Bach risale al 1944-45 e rivela un mondo poetico già straordinario, una penetrazione dell’arte dei suoni di eccezionale maturità. Rimasto inedito fino al 1999, è stato pubblicato a cura di Walter Siti nel primo Meridiano dedicato allo scrittore. La prosa è già del tutto riconoscibile, con quello stile asciutto, scarno, quell’assenza di enfasi, l’uso calibrato di attributi immaginifici.

 

Guido Barbieri

 

L’amore per Bach accompagna Pasolini per tutta la sua vita, lungo l’intero arco della sua produzione artistica. Bach tornerà, ad esempio, nella colonna sonora di Accattone, nelle sequenze apicali del Vangelo secondo Matteo, il film girato nel Sassi di Matera nel 1964, nonché in alcuni dei suoi testi poetici “cruciali” in cui diventa, per metonimia, la parte che indica, designa, rappresenta l’intero universo dell’ars musicale: un’arte ambigua, enigmatica nei confronti della quale Pasolini avverte un’attrazione misteriosa, che a volte lo spaventa e a volte lo attrae. Fino a dichiarare, in uno dei suoi testi più “sinceri”, il poemetto del 1966 Poeta delle ceneri, la volontà di essere scrittore, sì, ma “scrittore di musica”:

«Ebbene, ti confiderò, prima di lasciarti,
che io vorrei essere scrittore di musica,
vivere con degli strumenti
dentro la torre di Viterbo che non riesco a comprare (…)
e lì comporre musica
l’unica azione espressiva
forse, alta, e indefinibile come le azioni della realtà».

L’esecuzione di Brunello della Prima Sonata e della Terza Partita per violino solo – gli esempi della musica di Bach che Pasolini cita nel suo saggio – è al violoncello piccolo o “violincello”, rarissimo strumento in uso all’epoca del compositore tedesco.

Dal lungo rapporto di Mario Brunello con Bach è nata nel 2019 la sua prima, rivelatoria, incisione discografica per Arcana: l’integrale delle Sonate e Partite al violoncello piccolo. Nel 2021 Arcana/OUTHERE ha pubblicato le Sei Suonate à cembalo certato è violino solo, secondo volume della Trilogia Brunello Bach Series; il progetto discografico si conclude nel 2022 con l’ultimo disco Bach Transcriptions.

 

martedì 29 novembre, ore 21 – Teatro Bonci, Piazza Guidazzi, Cesena – biglietti da 8 a 26 euro – info: 0547 355959, info@teatrobonci.it