Incontri alla Pinacoteca Nazionale di Bologna

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Pala del Maestro dei Muratori
Pala del Maestro dei Muratori

Storici dell’arte, restauratori e studiosi dell’arte del Quattrocento e del Cinquecento saranno i protagonisti di un ciclo di incontri presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna in occasione del nuovo allestimento della sezione del Rinascimento. Gli incontri di giovedì 4, 11 e 25 maggio si offriranno quali approfondimento su temi e autori protagonisti nel rinnovato percorso.

Si parte il 4 maggio con la conferenza Perugino: i cartoni, la bottega, il rapporto con Raffaello, in compagnia di Veruska Picchiarelli, Funzionaria Storica dell’Arte della Galleria Nazionale dell’Umbria. Picchiarelli condurrà i partecipanti alla scoperte de Il Battesimo di Cristo e il San Giovanni Battista tra i santi Francesco d’Assisi, Girolamo, Sebastiano e Antonio da Padova, entrambe opere di Perugino prevenienti dalla Galleria Nazionale dell’Umbria. In entrambi i dipinti l’artista ripropone i modelli che lo avevano reso celebre, con l’ausilio di artisti della bottega che utilizzavano i cartoni del maestro per rispondere alle innumerevoli commissioni.

Il secondo incontro dell’11 maggio sarà dedicato a Il restauro della Pala del Maestro dei Muratori: le scelte e le tecnicheMirella Cavalli (Funzionaria Storica dell’Arte della Pinacoteca Nazionale di Bologna), Elisabetta Polidori (Funzionaria Restauratrice Conservatrice della Pinacoteca Nazionale di Bologna) e Beatrice Miserocchi (Restauratrice) mostreranno ai presenti la nuova collocazione per la restaurata Pala del Maestro dei Muratori, opera realizzata nel 1476 circa per la Residenza dell’Arte dei Muratori, accanto alla Pala dei Mercanti di Francesco del Cossa.

L’ultimo incontro del 25 maggio sarà dedicato a Il gran teatro delle vesti. Alessandro Farnese principe elegantissimoPaola Goretti (Storica dell’Arte e del Costume) narrerà la storia de Il Ritratto di Alessandro Farnese, esposto per alcuni mesi in Pinacoteca grazie a uno scambio con la National Gallery of Ireland di Dublino. Il dipinto è annoverabile tra i capolavori della ritrattistica ed è attribuito alla cremonese Sofonisba Anguissola, la prima donna pittrice a conoscere un’autentica fama internazionale. Eseguito alla corte di Spagna, il ritratto è una mirabile sintesi delle capacità di Sofonisba di conciliare la somiglianza con l’attenzione ai particolari descrittivi del costume,  che venivano utilizzati per restituire la personalità del soggetto raffigurato.