Antonio Violetta, la personale al MIC di Faenza

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Antonio Violetta, Pagina, 1986

Inaugura mercoledì 14 giugno, alle ore 18, la personale dedicata ad Antonio Violetta allestita nella Project Room del MIC Faenza, con la presentazione del volume Antonio Violetta. La scultura emozionale. Il libro sarà presentato da Claudio Spadoni insieme al curatore Bruno Corà.

La personale dedicata all’artista crotonese espone alcuni dei suoi ultimi lavori, tra cui l’opera Pagina, 1984, terracotta e grafite, che l’artista ha gentilmente donato al MIC.

L’artista, attivo fin dal 1975, divide la sua carriera in due cicli di produzione plastica in ceramica “Pagine” (1984-1989) e successivamente “Torsi” (2008-2019). Un percorso che lo ha portato dalla figurazione all’astrazione e poi ad unire le due poetiche sotto l’analisi del significato del gesto. Violetta si è distinto nel panorama contemporaneo dell’arte europea, divenendo uno degli scultori più significativi della fine del Novecento, grazie anche alla sua presenza a Documenta Kassel su invito di Germano Celant nel 1982 e la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1986.

Nato nel 1953 a Crotone, Violetta si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, città dove tuttora vive e lavora. Il suo percorso artistico si caratterizza da uno studio e una riflessione sulla superficie materica nell’ambiente e nello spazio. Il 1994 segna una svolta nell’attività artistica di Violetta: la figura umana – personaggi reali, tratti dalla storia o dalla mitologia – diventano i protagonisti della ricerca plastica che procede soprattutto attraverso l’uso della terracotta. Ha esposto in importanti mostre collettive e personali: Documenta 7, Kassel; 42a Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia; Quadriennale di Roma; Prospect di Francoforte. Ha tenuto personali in musei italiani e stranieri e in numerose gallerie. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private. Ha installato sculture permanenti in Italia e in Giappone.