Nada: “un piacere divino” della poetessa rivoluzionaria italiana

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Sabato 1 luglio siamo andati al Ravenna Festival per il live di Nada Malanima, semplicemente immensa Nada, per la rassegna il Trebbo in Musica. Lo spettacolo si è tenuto presso la splendida cornice dell’Arena Stadio dei Pini di Cervia.

Prendiamo posto a sedere e aspettiamo l’inzio del concerto. Alle 21 e 30 circa la band che accompagna Nada sale sul palco; Andrea Mucciarelli alla chitarra, Francesco Chimenti al basso e cori, Franco Pratesi alle tastiere e violino e Luca Cherubini Celli alla batteria. Subito dopo arriva lei, capelli sciolti come sempre, vestita con un abito nero drappeggiato con dei disegni bianchi e sandali ai piedi.

Quasi tutto il concerto si concentra sull’ultimo album di Nada, La paura va via da sé se i pensieri brillano, album notevole, che avevo gia avuto il piacere di sentire live al Bronson Club lo scorso ottobre.

Nada è una creatura rara che attraverso la sua voce e i suoi testi ammallia ogni singolo spettatore tirando fuori quella sua anima inquieta e ribelle che è insita in lei.

Nada è una donna, una guerriera che ha sempre lottato contro lo show business, sempre  controcorrente.

“Non c’è niente al mondoChe possa cambiare le tue paureSono stanco delle tue lotte, delle tue guerreTu combatti sempre e sempre vai da sempre controcorrente”

69 anni per questa donna che emana pura energia, ballando di continuo, come una bambina felice fregandose altamente di tutto il resto.

“Un piacere divino ascoltando il respiroMi prende alla gola, mi sento isolataDal mondo che gira, che grida, che uccide l’anima”

Ed è proprio così che mi sono sentita ieri sera, seduta in mezzo ai pini di Cervia, rapita dalla bellezza di questa donna, da quella voce, “un piacere divino”.

Per non parlarvi di quando ha eseguito Chi non ha, uno dei pezzi che preferisco, che parla delle diseguaglianze che regnano in questo mondo e mi veniva un pò da ridere perchè attorno a me c’erano un sacco di ricconi della Romagna bene e io con la mia lancia ypsilon usata e sgangherata pargheggiata a fianco a macchinoni da non so quanti milioni di euro che non vedrò mai in tutta la mia vita. Sicuramente questi non hanno manco capito il senso di questa canzone e la maggior parte aspettava solo i pezzi più famosi della cantante, come Ma che freddo fa e Amore disperato. Ma chi se ne fotte, io come Nada sono sempre stata una ribelle ed assistere ad un concerto di questo calibro per me è sempre un onore, al cospetto di una vera musa, cantautrice e artista rock, punk, rivoluzionaria e chi più ne ha più ne metta.

Chi non ha, non ha e chi ne ha non ne dàChi non sa e chi sa non diràNon diranno a nessunoChe c’è un vento neroDisumano, un malessereChe morde e che fa male, male
Immergersi in un live del genere è come entrare a far parte di un sogno, dove mentre ero seduta accanto al mio Marco fantasticavo “In una città del futuro un’astronave passerà per davvero La prendo con te, la prendo con te Lontano da qui, volando tra pianetiNoi resteremo uniti, noi resteremo uniti.”
Perchè alla fine
“Non c’è niente di meglio che stare in silenzio
E pensare al meglio
A un’estate leggera che qui ancora ancora non c’è
E tutta la vita
Gira infinita
Senza un perché
E tutto viene dal niente
Niente rimane senza di te”

 

Scaletta

In mezzo al mare

Un viaggio leggero

Banane City

Chi non ha

Disgregata

Nada Yoga

Guardami negli occhi

Luna piena

Correre

Oscurità

Chiedimi quello che vuoi

Senza un perché

Dove sono i tuoi occhi

Noi resteremo uniti

Io ci sono

Tu non mi chiedi mai di me

Ma che freddo fa

Amore disperato