NEVICA SULLA MIA MANO Spettacolo di parole musica ed immagini con Peppe Servillo

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Venerdì 22 settembre, alle ore 21, sul palco del Teatro Auditorium Manzoni di Bologna, gli Anidride Solforosa presentano Nevica sulla mia mano, lo spettacolo ispirato alla raccolta omonima di Dalla e Roversi che, oltre a unire musica e poesia, sarà arricchito dalle illustrazioni del fumettista Igort. Il progetto del musicista, producer e direttore artistico Mario Tronco, che vede in scena Peppe Servillo, è coprodotto da Mismaonda, Teatro Carcano e Centro La Soffitta (Dipartimento delle Arti, Università di Bologna) ed è inserito nell’ambito del progetto La Soffitta 2023 – Bologna crocevia di culture.

Gli Anidride Solforosa nascono nel 2021 a Bologna e uniscono l’anima autoriale degli Avion Travel all’approccio progressive dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Dopo aver portato in scena l’omonimo Anidride Solforosa e Il giorno aveva 5 teste, il gruppo prosegue nel tributo alla collaborazione umana e artistica tra Dalla e Roversi con Nevica sulla mia mano, dal titolo della raccolta dedicata alla trilogia del duo.

Nelle parole di Tronco: “Due sono i motivi per cui ho deciso di mettere le mani su questi capolavori. Il primo è sentimentale ed è dovuto al mio fraterno rapporto con Peppe Servillo. Ci siamo trovati spesso, molto più modestamente, a combattere la stessa battaglia di Dalla e Roversi. Insieme abbiamo scritto tanta musica e parole e più volte abbiamo percorso la strada indicata da quella che comunemente viene chiamata la TRILOGIA di Dalla-Roversi, raggiungendo così luoghi bellissimi dell’anima. […] Il secondo motivo è di natura politica. Il protagonista dell’opera è l’Uomo. L’Uomo chiuso in un recinto, in una specie di ingranaggio fuori dal controllo. La tecnologia, lo strapotere dell’economia, l’inquinamento e gli eccessi del potere sono gli obiettivi verso i quali la denuncia di Dalla e Roversi si rivolge con veemenza, soprattutto lì dove i due artisti intravedono oramai compromesse la natura dell’uomo e la sua predisposizione a relazionarsi con gli altri. […] E poi c’è il mio grande amore per i libri di Igort, altro illustre bolognese, anche se di adozione. Sapevo del suo amore sfrenato per questo repertorio e gli ho chiesto di darci una mano a raccontare, con la sua poetica, le storie cantate in questi dischi, avendo la consapevolezza che alla fine ci saremmo ritrovati a raccontare di un periodo decisivo della storia del Paese”.

 

Lo spettacolo sarà a ingresso libero fino ad esaurimento posti.