GIORNATA EUROPEA DEL BIO: IL BIOLOGICO È IL FUTURO

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La perdita di biodiversità è la terza minaccia più grave dei prossimi 10 anni.
A sostenerlo è il rapporto Lampkin e Padel che sottolinea i benefici ambientali, sociali ed economici che l’agricoltura biologica può produrre con il raggiungimento del 25% di terreni coltivati bio entro il 2030, uno degli obiettivi della strategia Farm to Fork, il piano decennale messo a punto dalla Commissione europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. L’agricoltura biologia, sostiene l’indagine, nutrendo la terra per mantenerla fertile, svolge un ruolo fondamentale nella conservazione e implementazione degli habitat naturali.

Il biologico è il futuro, se n’è parlato il 23 settembre scorso a Palazzo Re Enzo di Bologna alla Festa del BIO, l’evento che ha celebrato insieme ai cittadini la Giornata Europea del Biologico.
La manifestazione, organizzata da FederBio, con la partecipazione di Legambiente, Slow Food Itali, Lipu, WWF Italia, ISDE Medici per l’Ambiente, AssoBio, Naturasì, Coalizione #CambiamoAgricoltura e Cambia la Terra, ha ricevuto il supporto di Being Organic UE, il progetto teso a favorire un sistema agroalimentare etico, salutare, resiliente dal punto di vista climatico ed ecologico valorizzando le caratteristiche dell’agricoltura biologica.

Importanti i temi affrontati nel corso della sesta edizione della Festa del BIO di Bologna dedicata all’Eu Organic Day – quest’anno coincidente con la data dell’equinozio d’autunno e il calendario biodinamico delle semine secondo i cicli della natura -, in special modo le politiche per lo sviluppo del settore, la tutela della biodiversità e del clima, l’importanza della dieta mediterranea a base di cibo biologico e al raccolto dei territori virtuosi che hanno aderito alla campagna Comuni Liberi dai Pesticidi.

Dato importante e grande passo in avanti sulla riduzione dell’uso dei pesticidi è il SUR – il Regolamento UE, in corso l’approvazione per il prossimo mese di novembre, sull’uso dei prodotti fitosanitari -, il quale indica gli obiettivi di riduzione dei pesticidi entro il 2030, l’uso e il rischio dei prodotti fitosanitari chimici a livello di ogni singolo Stato membro e a livello dell’Unione. Per l’Italia la riduzione dovrebbe essere del 62% per il consumo totale dei prodotti fitosanitari e del 54% quella del consumo delle sostanze più pericolose. Il SUR prevede inoltre il divieto di utilizzo dei pesticidi in tutti i territori sensibili come le aree naturali protette, i siti della rete Natura 2000 e le aree dove è stata accertata la presenza di insetti impollinatori a rischio estinzione.

La proposta di Regolamento SUR prevede anche la realizzazione di Piani d’azione nazionali – PAN – che contengano informazioni sugli obiettivi di riduzione nazionale per il 2030, sulle misure nazionali per incoraggiare l’uso di metodi non chimici da parte degli agricoltori attraverso incentivi finanziari per sostenere, o garantire, attraverso obblighi vincolanti, l’innovazione, la messa a punto e l’uso di metodi di controllo non chimico delle specie nocive e l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari in linea con i principi della difesa integrata.

Dalla Festa del Bio, in linea con i dettami dell’UE, è partito il talk della prima tappa de I territori amano il Bio – in tour, la campagna dei comuni che hanno deciso di ridurre fino a eliminare l’utilizzo dei pesticidi nei campi agricoli, nelle aree verdi e nelle mense pubbliche.

Durante la Giornata Europea del Biologico, inaugurata da Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio, e dalle Istituzioni della città, non sono mancati gli appuntamenti che hanno coinvolto la cittadinanza, show cooking, degustazioni, laboratori didattici e creativi.