Glia alberi, materia e … spirito

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21 novembre, Festa degli Alberi. E’ consuetudine in Italia, dal 1898: a scuola scendevamo in cortile e si metteva a dimora qualche piantina. Un’ora d’aria inattesa, il profumo della terra, sporcarsi le mani con qualcosa di bello, di vivo. E prendersene cura, seguirne la crescita,  ti faceva sentire utile, consapevole del futuro, quasi un orgoglio Divino.

Non era magia né stupore infantile. Gli elementi vegetali, in particolare quelli con più esperienza di Vita “sanno dare quello che ti serve, cioè l’opposto che riequilibra. Tolgono i conflitti e insegnano; le piante sono così intelligenti da sapersi comportare opportunamente”. All’incontro su “Lo Spirito degli Alberi”, la scorsa settimana nella Libreria Mondadori di Cesena, uno studioso radiestesista faentino dotato di sensibilità non comune, ha rivelato l’aspetto animico botanico ad un pubblico numeroso e partecipe.

Ora, non è tanto il fatto che Fabio Vallonea si rivolga ai ‘grandi portatori di clorofilla’ – ognuno può parlare a chi vuole, dal gatto di casa a una foto – ma l’incredibile è che le piante gli rispondano con messaggi chiarissimi! “Ogni pianta –  dice –  ci spiega perché ci si trova in certe situazioni perchè sente i cambiamenti dentro tutte le creature. Quindi se una persona ha un problema, io faccio da tramite per risolverlo. Nonprescrivo gocce o altro, semplicemente parlo con gli alberi”.

Ecco il brivido lungo la schiena. Comunque sia, come fanno esseri tanto diversi a sapere i fatti nostri?

“Il mondo vegetale è praticamente sconosciuto – ribatte Vallonea – solo di recente la ricerca sta andando oltre l’aspetto materiale e osservando certi comportamenti si scoprono cose sorprendenti. Intanto il 97,3% degli esseri viventi sono piante, il 2,7% è regno animale di cui 2/3 sono insetti. Gli uomini rappresentano lo 0,01%, ed esistono solo da 300.000 anni, mentre la biologia verde c’è da ben 500 milioni”.

Foglie, rami e radici, quindi, rispetto al ‘Sapiens Sapiens’ è indubbio che la sanno lunga. Inoltre, alberi & C. non si possono muovere “quindi, se ciò ch’è animato può spostarsi a fronte del pericolo – ha detto l’ospite – le piante hanno dovuto trovare altre soluzioni”.

“Ormai assodato che possiedono ben 20 parametri di senso (altro che i nostri miseri 5, N.d.R.) localizzati ovunque, nel loro ‘corpo’. E sanno comunicare tra di loro usando i funghi come noi facciamo con Internet, rete perfetta di trasmissione delle informazioni da una radice all’altra: per esempio, in caso di incendio, lasciano che l’acqua del terreno sia assorbita dalle piante più minacciate. Oppure possono inviare messaggi di conoscenze, di saggezza, che altri esemplari riconoscono ed  assimilano”.

Tra i tanti, gli studi di Stefano Mancuso – per citare un autorevole riferimento – lasciano interdetti. Hubert Bosch e Lucilla Satanassi, poi, a Quarto di Sarsina realizzano da un pò essenze arboree per il riequilibrio emozionale, battezzate anch’esse coerentemente “Lo spirito degli alberi”.

Pensare che passano per bislacchi quelli che abbracciano tronchi. “E’ che l’umanità, sin dalla Preistoria ha una cecità rispetto agli alberi – spiega Vallonea – perché ha eliminato dalla sua attenzione tutto ciò che sta fermo. Il cervello, d’altronde, si trova a percepire nell’emisfero intuitivo fino a 4miliardi di bit al secondo, potendone però elaborare a livello razionale solo 400. Eppure più cose sappiamo e meno ci darà problemi la nostra parte animica, quella che va ascoltata fuori dalla quotidianità”. Si, le ansie, le paure generate dalla nostra mente di cosiddetti esseri superiori, da cui però ci facciamo troppo spesso sopraffare. Sarebbe già tanto se riuscissimo a seguire il cuore, il quale dice sempre la verità, ed ascoltare l’istinto, che raramente sbaglia e cercar di tenere le tre nostre componenti essenziali in equilibrio. “Vediamo la realtà in un certo modo, e talvolta ci arrabbiamo ma è uno specchio e dà fastidio. Provare a parlare alle piante, che ci capiscono, possono farlo tutti” e mettendosi in ascolto se non intuire che la sintonia c’è, perlomeno si riesce a trovare serenità.

Tra energie sottili eppur potentissime, buone vibrazioni di linfa e clorofilla, sensibilità e capacità ancora tutte da scoprire, chi sono davvero le creature evolute tra persone e piante? Certo, ci sarà bisogno di chi sappia tradurre i messaggi dello ‘Spirito degli Alberi’. Imparando, intanto, a rispettarli e difenderli, pure con questa festa nata nel 1872 in Nebraska.

 

Fabio Vallonea – Faenza – 3899929085  e vallonea@proton.me

Visto, l’11 novembre, Libreria Mondadori – Cesena, viale Carducci 27