Prima colazione: “santa”, una e trina

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“Anche se abbiamo ignorato la sveglia e siamo in ritardo, a una buona prima colazione non si può rinunciare: è fondamentale, per stare in salute!” Non lo si ripete mai abbastanza e stavolta, sotto i padiglioni dell’ultimo SANA l’ha fatto, con riconosciuta serietà divulgativa, il mensile “l’Altra medicina”, ospite il suo Direttore Luca Speciani. Medico in attività, è riferimento internazionale per la Medicina di Segnale, approccio alle patologie diverso dal consueto, perché considera i segnali endocrini che vanno a interagire con la persona nella sua interezza.

Si è appena concluso a Bologna il Salone internazionale del biologico e del naturale (nato come Salone dell’Alimentazione, Natura e Ambiente) che annualmente dà grande opportunità di incontro e aggiornamento ad operatori, esperti e pubblico di curiosi oltre che appassionati. Giunto alla 35° edizione, consta sia di spazi espositivi sia di eventi, ricchi di preziosi suggerimenti per un più sano e consapevole stile di vita.

Tra le tantissime occasioni, appunto, “Sana colazione, che vuol dire?” organizzata da Salvia-MaterViva in collaborazione con l’autorevole rivista dell’Editoriale C&C. “In realtà di ‘medicina’ ce n’è una sola – ha chiarito il Direttore – noi, da 13 anni, ne  approfondiamo l’altro aspetto, quello della cura di malattie che non vada a sopprimere l’innata capacità di autoguarigione del paziente”. E’, insomma, quella caratteristica che si coltiva giorno per giorno, ponendo attenzione all’alimentazione e allo stile di vita. “D’altro canto, quali sono gli unici animali obesi? Gli Uomini…” la prima, spiazzante riflessione del dottor Speciani, che ha condotto la conferenza insieme alla naturopata/food tutor modenese Barbara Forghieri.

La questione è se, per il nostro benessere, ragioniamo ancora col cervello dell’Homo paleolitico: “Eh già. In questi 2 milioni di anni, l’essere umano ha imparato che deve nutrirsi; la giornata inizia mangiando, altrimenti non va bene. Il primo segnale è fare colazione abbondante, e qui di seguito alcune idee perché sia veloce però nutriente. Il caffè ‘al volo’ dà un segnale distorto al nostro organismo!”

Oltre che corposo, il breakfast ideale – comunque sia, dolce o salato– deve avere tre componenti: Carboidrati complessi, Fibre e Proteine “Questo come criterio generale. I primi sono quelli ‘di lenta cessione’, da assumere in quantità al mattino poi via via diminuendo. Lo faccia anche chi sta seguendo un regime dimagrante, escludendoli solo a cena”. Azzerare pane o affini tutto il giorno, senza opportuna attività fisica, non fa perdere peso, anzi: alla lunga ne risente il metabolismo, quindi l’assorbimento dei nutrienti. E si ingrassa più facilmente.

“La fibra va recuperata subito al risveglio avendola persa nel sonno, mangiando ortofrutta o alimenti integrali (con contenuto fibroso di almeno l’8/10%). Quanto alle proteine, sono indispensabili precursori del colesterolo naturale, bilanciato e salutare” quindi sì al consumo di uova, legumi, pesce.

Meglio la colazione salata o va bene pure dolce? “Ognuno a suo piacere – il messaggio ch’è passato dai dott. Forghieri e Speciani – purché, appunto, con il ‘trio’ di protagonisti che si diceva. Un bell’esempio? Toast di pane integrale ovviamente da farine scelte, bio e magari in mix anche con sfarinati di legumi, farcito di avocado con qualche goccia di limone e salmone o uovo sodo completato con semi oleosi: c’è tutto!” L’uovo? “Certo! Intanto si può alternare, di giorno in giorno; e comunque fatto da galline felici. Al supermercato, scegliere quello che ha stampato sul guscio, alla data di scadenza, come primo numero zero (allevamenti più attenti alla salute delle ‘maestranze’). Oppure dagli amici contadini: abbiamo fatto caso che tutto ciò che è sano, casalingo, non manipolato è diventato fuorilegge?”

Chiudiamo in dolcezza: “E’ il primo pasto più ‘gettonato’, soprattutto in Italia. L’importante è che non sia ‘zuccherato’, bensì fatto con ingredienti naturalmente dolci. Leggendo le etichette andiamo a caccia di dolcificanti nascosti, diffidando di tutto ciò che finisce in olo oppure osio”. Ciò ch’è prodotto industrialmente, infatti, per mascherare additivi e conservanti, viene infarcito di zuccheri vari, oltre il 20%. “In Svizzera, per le strade si vedono cartelli dov’è scritto che una sola bevanda zuccherata al giorno, in un anno, fa accumulare 6,75 kg di peso in più. Meglio trovare tempo per cucinare cose sane, allora. Il muesli prepariamocelo da noi, con fiocchi cereali, semi oleosi e frutta secca, essiccata o cioccolato in scaglie (fondente almeno all’85%)”. Un altro dei componenti la ‘santa trinità’ è quella proteinica, quindi via a crépe o pancake domestici, mentre per la fibra si può virare su composte di frutta mista con spezie, per esempio zenzero e cannella (antinfiammatorie ed antidiabetiche). Basta una breve cottura e sono gustose.

“L’uso di zucchero, qualsiasi tipo sia, va a stimolare la produzione di colesterolo – che, va ricordato, non è una malattia – e due ore dopo il picco glicemico che si verifica puntualmente, c’è la caduta verticale col senso di stanchezza conseguente. L’organismo a quel punto si predispone al diabete”.

Tutto giusto e bellissimo, però quando non c’è tempo di fare le cose per bene? “Un tuorlo d’uovo crudo (l’albume separato, va sempre cotto) mescolato al volo con del buon muesli artigianale ed un frutto. Per emergenza, sarà perfetto”.

C’è un universo, insomma, intorno alla prima colazione. Che sia riccamente ‘una e trina’, consapevole e gustosa per…benedire la giornata e, sempre, la nostra salute.
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Visto il 10 settembre, Bologna, Sana 2023