Samara Joy in concerto x Bologna Jazz Festival

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Una giornata con Samara Joy. La cantante, con la sua aura di più grande rivelazione jazzistica dell’anno, arriverà al Bologna Jazz Festival venerdì 17 novembre. La sera (ore 21:15) si esibirà all’Unipol Auditorium in quartetto con Luther Allison al pianoforte, Michael Migliore al contrabbasso ed Evan Sherman alla batteria. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol.

Nel pomeriggio Samara si troverà invece alla Sala Bossi del Conservatorio “G. B. Martini”, dove alle ore 15:30 sarà la protagonista di un incontro-intervista in forma di blindfold test con Ashley Kahn, grande firma del giornalismo musicale statunitense. La conversazione pomeridiana fa parte del Progetto Didattico “Massimo Mutti” e l’ingresso è riservato esclusivamente agli studenti del Conservatorio e del Liceo Musicale “L. Dalla”.

 

Samara Joy McLendon (in arte semplicemente Samara Joy) è nata a New York nel 1999 in una famiglia dalla lunga tradizione musicale (i nonni erano cantanti gospel, impegnati nel coro The Savettes di Filadelfia; il padre è un cantautore). Cresciuta in mezzo alla musica, inizia a cantare per puro diletto personale, senza pensare di farne una carriera. Ma il suo talento viene presto notato e anche premiato: con la jazz band della Fordham High School for the Arts vince l’Essentially Ellington Competition come migliore cantante e poi nel 2019, a soli 20 anni, si aggiudica la Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition. Nel 2021 Jazz Times l’ha eletta miglior artista esordiente dell’anno. Inizia così a girare l’Europa e l’America (tra l’altro facendosi accompagnare dal chitarrista Pasquale Grasso, ormai di base a New York) mentre i suoi profili social contribuiscono a rilanciare la sua voce. Sfonda in particolare su TikTok, una piattaforma che di regola non si identifica con contenuti di questa qualità. Con milioni di visualizzazioni per le sue canzoni, Samara è probabilmente la prima jazz star canora della generazione Z.

Samara è stata la rivelazione della più recente edizione dei Grammy Awards, vincendone due: per il migliore disco di jazz cantato dell’anno (Linger Awhile, Verve) e come miglior artista esordiente. Migliore in senso assoluto, non riferito alla categoria jazz: di fatti è stata lei ad aggiudicarsi il Grammy per il quale erano in lizza anche i Måneskin, che i più davano per favoriti.

 

Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Coop Alleanza 3.0, TPER, Città Metropolitana di Bologna, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero della Cultura. Il BJF fa parte di Jazzer powered by Gruppo Hera.

 

Informazioni:

Associazione Bologna in Musica

tel.: 334 7560434

email: info@bolognajazzfestival.com

www.bolognajazzfestival.com