I 5 MIGLIORI ALBUM ITALIANI DEL 2023

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Questi sono, a mio personale avviso, i 5 migliori album usciti in questo 2023, un anno che ci ha messo a dura prova ma che, nonostante tutto, grazie alla musica e a questi artisti ci ha fatto sentire meno soli e più uniti.

“La musica è una lingua in codice che ha il potere di trasportarti in mondi che non hai mai conosciuto.”

Franco Battiato

1) Daniela Pes. Spira. Album d’esordio per la cantautrice sarda, grazie alla produzione di Iosonouncane. Album che ha vinto tra l’altro il Premio Tenco come migliore opera prima. La voce di Daniela viene usata come strumento per comunicare e trasmettere all’ascoltatore sensazioni ed emozioni profonde, mescolando il dialetto gallurese a fonemi inventati, riuscendo a raggiungere il nostro inconscio, sia i nostri lati più oscuri che quelli più luminosi. Sette pezzi che vi faranno viaggiare restando fermi nelle vostre stanze o ovunque voi siate. Decisamente una potenza e una forza della natura assoluta.

2) Vinicio Capossela. Tredici canzoni urgenti. Il grande menestrello non delude mai, ed anche questo disco, il suo dodicesimo, è assolutamente un capolavoro, sia per i testi, che per quello che ha da dire e per quello che comunica. Canzoni urgenti appunto, perchè la musica ha questo grande potere di gridare, urlare e denunciare le ingiustizie, la violenza e le catastrofi che vediamo ogni giorno. E Capossella è bravissimo a raccontare tutto questo in maniera eccelsa. Da ascoltare con attenzione.

3) Madame. L’amore. Ho sempre seguito Madame fin dai suoi esordi e fin da subito mi ha colpito, con la sua particolare vocalità che ti arriva dritta al petto e ti squarcia dentro. Un disco che parla dell’amore in tutte le sue sfumature e come cantavano i CCCP, “Lasciami qui, lasciami stare, lasciami così, non dire una parola che non sia d’amore” perchè è proprio di questo che abbiamo tutti bisogno.

4) Giorgio Canali & Rossofuoco. Pericolo Giallo. Giorgio Canali è tornato con dodici pezzi combattenti che parlano di resistenza, impegnati, romantici dove scorgiamo la speranza in ognuno di noi. Canali con i suoi Rossofuoco ha sfornato un album diretto e lucido, colmo di crudo realismo, denso di fumo di sigarette e bestemmie, un vero e proprio artista sempre controcorrente che di certo non ve le manda a dire. Un artista che ha sempre fatto e detto quel cazzo che gli pare, dove il rock, la verità sputata in faccia e la sua incantevole poetica ci ipnotizzano e catturano insesorabilmente.

5) Umberto Maria Giardini. Mondo e Antimondo. Dopo aver lasciato l’identità di Moltheni, Umberto Maria Giardini è tornato sulle scene mostrandoci il suo vero essere, il suo vero io, la sua vera natura. In questi dieci pezzi, malinconici, di storie senza lieto fine, dove la scrittura poetica di Umberto, altamente sofisticata è capace di attraversarti l’anima, restandoci dentro in eterno. Atmosfere che richiamano i venti che soffiano dal nord, dove la voce inconfondibile del cantautore, potente ed emozionante allo stesso tempo ci porta via, sulle nuvole e su altri pianeti, altrimenti non raggiungibili.