Fede Ardente. Al Museo della Città di Rimini

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“La Fede Ardente. Indice degli Indici dei libri all’indice”. Il Museo della Città di Rimini ci presenta la censura con una mostra, allestita nella Sala delle Teche, dedicata ai libri messi al bando dalla Chiesa Cattolica nei secoli dell’oscurantismo culturale, dal Concilio di Trento fino al tardo Ottocento. In mostra preziosi documenti ci parlano di come la Santa Inquisizione, la Congregazione dell’Indice e il Sant’Offizio combatterono la diffusione della stampa «perniciosa», e dei roghi che seguivano a queste condanne, con la perdita di migliaia di libri a cui era affidato il pensiero libero.

Curata da Giovanni Luisè, librario antiquario riminese, la mostra racconta la sua collezione, raccolta in quarant’anni di ricerca di edizioni originali degli Indices, dal Concilio di Trento (1545-1563) a papa Pacelli (1948), messi assieme a rari esemplari di testi antichi riferiti a censure, formulari degli interrogatori, dei processi criminali, delle torture.

«Il fuoco è distruttore – scrive Luisè nel catalogo che accompagna la mostra –  il fuoco è purificatore. Questo è l’assunto apodittico che sta all’origine dell’uso ossessivo delle fiamme per annientare l’oggetto del proprio odio o, se volete il proprio nemico… Nemici non erano i libri in sé ma quello che i libri contenevano: le idee, le fantasie, le invenzioni».

Al Museo della Città di Rimini si incontra così una mostra di notevole interesse storico e iconografico, ripercorrendo la storia delle opere condannate, tra le quali ci furono scritti di Lucrezio, Dante, Lorenzo Valla, Erasmo, Machiavelli, Giordano Bruno, Galileo, Vittorio Alfieri, Cesare Beccaria, Voltaire, Leopardi.

Un’occasione quindi per riflettere e pensare a come la perdita della nostra cultura, indotta a forza o instillata lentamente nella perdita dei valori della società contemporanea, sia uno strumento di controllo delle masse e della coscienza popolare al quale possiamo ribellarci proprio con il semplice gesto di tornare a leggere e riscoprire il pensiero libero custodito nei libri.

(l.r.)

Fino al 25 febbraio 2018

Museo della Città “Luigi Tonini”

Comune di Rimini
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