Bruce Springsteen, Padova, 31 maggio

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bruce-springsteen-sidney-joTorno guidando sull’A13 con un finestrino spaccato da qualche vandalo, il cuore rigonfio di rock’n’roll e la mente che tenta improbabili difese d’ufficio per un eroe che, al pari di Goldrake e Platini, ha fatto per me più di tanti insegnanti a scuola. Non si dovrebbe dire di una persona che non conosci, eppure a Springsteen voglio bene. Per questo concordo col maestro Antonio Gramentieri, la mia stella Polare se si parla del Boss, e con quanto scrive nell’ultima puntata dei vinili a colazione che trovate su gagarin-magazine.it. Da 25 anni Bruce non fa un disco che squassi. Vero, sono arrivate alla spicciolata, una dozzina abbondante di ottime canzoni, addirittura un Oscar per Streets of Philadelphia. Ma è difficile dar torto a Grammo quando afferma che un certo Springsteen – quello che dava la scossa solo a sentirlo nominare – è finito qua, a metà degli ’80. Perso nel tunnel dell’amore, in tour con la moglie, a sostituire il fuoco autentico con la buona volontà. Chè se sei nato per correre, il solo trottare nella pancia del gruppo, anche se è fatto di milioni di fan che ti adorano, è deludente. C’è chi ha fatto peggio, certo. Di classe 1949 invecchiati così, su un palco non ne sono rimasti molti, anzi. I più sembrano condannati dalle rispettive etichette, prostitute da greatest hits col rimmel sbavato. Ed è su questo punto che io e il maestro Gramentieri marciamo divisi, per amare uniti. È qui che faccio appello alla clemenza della corte: il Boss fa ancora live autentici, magari formato famiglia, ma senza conservanti. Non è più un working class hero, certo, ma quando quello era il suo mestiere noi stringevamo tra le mani il volante di una 127, oggi stringiamo al polso il braccialetto all inclusive di un villaggio a Sharm el Sheikh… All’epoca, da un concerto del Boss uscivi convinto di andartene per vincere, oggi ti accontenti di aver ritrovato un vecchio amico a cui vuoi bene. Se vi sembra troppo poco per biglietti che veleggiano sfacciati oltre i 100 euro probabilmente siete nel giusto, ma se mi guardo intorno, in questi tempi bui e con due chili di vetri rotti sotto le scarpe, non me la sento di sputarci sopra (al.an.)

 

31 maggio Bruce Springsteen and the E Street Band, Wrecking Ball Tour, Padova, stadio Euganeo

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hilà, io sono Alessandro Ancarani. Trascorro quasi tutto il mio tempo libero aspettando che il resto della Redazione si decida a consegnarmi i pezzi da titolare e impaginare sulle nostre amate Orbite Culturali. Mentre attendo, conduco una vita parallela in stile «Sogni mostruosamente proibiti» a base di fotomontaggi. Reprimo una non meglio indagata passione per borsette e scarpe da donna. Adoro le moto e chi è capace di dargli del gas.