Gnocchi time in Mumbai

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Preparare gnocchi (in romagnolo vulgaris maccheroni di patata) in una cucina professionale a Mumbai è l’ultima cosa che mi sarei aspettata.

Sono le 5 di pomeriggio e stiamo riordinando il materiale per il nostro blog, come puntualmente avviene ad ogni tempo morto e con una connessione internet attiva, e Viveek, di punto in bianco, dice: “Dovreste darmi la lista della spesa per stasera” “Per cosa?” faccio io, Lui mi guarda sorridente “Stasera cucinate da Ivy, devono comprare ciò che vi serve” “Come stasera?!?” – non avevamo capito nulla…cavoli, sono già agitata!- “Ma hai visto quella cucina? Devo cucinare là dentro?” dico a Sanja. “Vedrai che andrà benissimo, non ti preoccupare” Certo! Mica devi cucinare tu in mezzo a tutti quegli chef muniti di cappello” “Ma dai, non sono italiani, mica lo sanno come si preparano gli gnocchi”.

Ok, perfetto. Calma, Sanja ha ragione.

Devo solo pensare ad un menù in 5 minuti, e vegetariano per giunta! In Romagna anche il sugo più vegetariano che ci sia prevede almeno un accenno di pancetta, un po’ di grasso di maiale o almeno l’odore del prosciutto! Così tanto per dare un po’ più di sapore al piatto o “amore”, come si dice da noi (in effetti la parola dialettale amor è associata solo al gusto, tanto per farvi capire l’importanza del cibo).

Deciso! Gnocchi in due varianti: gorgonzola, mascarpone e noci uno, pomodoro mascarpone basilico l’altro.

Grembiule della nonna e strumento per i passatelli (tramutabile in abile schiaccia patate) nello zainetto, partiamo verso il ristorante.

Una spinta alle due porte a saloon e mi si apre davanti agli occhi una magnifica, enorme cucina. Banconi in acciaio lunghi 5 metri, vari cappelli indaffarati davanti a pentole e fornelli.

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“Mi raccomando” suggerisce Sanja “spiega bene tutti passaggi e mentre cucini chiacchera”. Sa che ogni tanto sono troppo concentrata e mi dimentico che devo illustrare anche le cose per me banali. Bene, iniziamo.

“La prima regola da seguire per ottenere dei buoni gnocchi è bollire le patate intere con la buccia” dico a ….. dopo qualche minuto mi si presenta un ragazzo con un piatto di patate fumanti ma già tagliate in pezzi, in cerca di approvazione. Scuoto la testa “no, devono essere intere e con la buccia, se no si imbevono troppo di acqua e si rischia che gli gnocchi non siano sodi” Mi guarda un po’ perplesso. “ok, se volete facciamo un tentativo con queste, ma nel frattempo mettiamo a cuocere 4 o 5 patate” Dopo qualche minuto si ripresenta con una mousse molle. Il mio dito affonda completamente. Troppo molle. “No, no  questa non va bene”.

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Nell’attesa subisco un nuovo tentativo di boicottaggio involontario “queste sono cotte intere con la buccia” dice, presentandomi il piatto. Tocco le patate: sono giacciate. Scuoto di nuovo la testa” La seconda regola è schiacciare le patate finché sono calde, si otterrà una purea della giusta consistenza e senza grumi” mi guarda poco fiducioso, deve prendermi per matta, ma accetta le mie istruzioni.

Poi mi chiedono di cos’altro ho bisogno e detto fatto! Tutta la parte più noiosa del cucinare ovvero preparare gli ingredienti, pulire, tritare, piangere con la cipolla, è già stata fatta. Gli ingredienti sono tutti pronti davanti a me. Mi sa che non è affatto male cucinare in un ristorante, soprattutto se l’aiuto dell’aiuto cuoco non sei tu, ma invece sei proprio quello che deve insegnare la ricetta!

Passata una decina di minuti, finalmente le patate sono pronte, sfodero il mio schiaccia patate manuale e gli mostro qual è la consistenza che si deve ottenere e poco dopo un cuoco gentile mi dice “I’ll do it, mam” Perfetto! Stasera faccio proprio la gran signora! E la visione dello chef con l’alto cappello bianco che schiaccia le patate con il ferro dei passatelli che la mia nonna mi aveva regalato anni fa, non può che farmi sorridere!

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Il resto della preparazione procede senza intoppi, preparo l’impasto e gli mostro come fare gli gnocchi. Ho anche due validi aiutanti che si danno da fare, quindi passato lo scoglio iniziale facciamo il resto in un lampo.

Poi mi metto all’opera con i due sughi, estremamente semplici ma molto gustosi: perfetti direi per presentargli l’essenza della cucina italiana: pochi ingredienti di qualità, semplicità, ma ricchezza di sapore. Gli gnocchi sono un successo: accompagnati da molti “mhh” e “delicious”

Beh una bella soddisfazione! Grazie nonna!

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Ecco il link per un assaggio dell’atmosfera da Ivy’s – by HTC Zoe: https://share.htc.com/4MSU9DxpA