Robot e bambini, in scena per l’ultima volta

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T.E.R.R.Y

 

Con T.E.R.R.Y. il gruppo sviluppa un progetto articolato, composto da diverse azioni performative, un laboratorio e uno spettacolo, attorno al concetto di competizione economica. Lo spettacolo riprende e riarticola alcuni elementi precisi: l’affermazione che in un’economia della scarsità la competizione, anche selvaggia, è legittima anzi necessaria, e la prospettiva contraria che non si stanca di ripetere che un altro mondo è possibile.

“Nella prima parte dello spettacolo ci sono dei carrelli automatizzati che si muovono in scena da soli e che ripropongono comportamenti umani attraverso dinamiche meccaniche – racconta Paola Villani fondatrice, insieme a Daniel Blanga Gubbay, del gruppo – la seconda parte, invece, è sicuramente la più nuova anche per noi, vede un bambino in scena. La presenza di un bambino ha una qualità simbolica, l’infanzia rappresenta il nuovo che arriva, ma la costruzione del percorso è totalmente autogestita, i gesti che il bambino replica in scena sono stati fissati, ma sono frutto di un suo percorso, nessuno gli ha indicato cosa fare o non fare in scena, questa scelta permette di avere garantita una spontaneità che diversamente verrebbe negata. T.E.R.R.Y. nasce dalla necessità di interrogarsi sul presente, su ciò che davvero è contemporaneo, in un momento dove la crisi è così tangibile. La questione che ci ha mosso è politica, poi noi l’abbiamo declinata nel rispetto della nostra matrice visiva. Essendo un tema così delicato e complesso, abbiamo articolato un progetto che procedesse per esperimenti, interrogativi, e che solo in ultima istanza si formalizzasse in uno spettacolo”.

A seguire, ore 22 circa, il pubblico avrà l’occasione di incontrare la compagnia per commentare insieme la genesi dell’articolato progetto installativo e spettacolare.

venerdì 21 febbraio 2014 ore 21, Teatro Diego Fabbri, C. so A. Diaz 47- 47121 Forlì, info: 0543.712170-712172-712168, teatrodiegofabbri.it