La morte e la fanciulla

0
878
foto di Vito Pavia
foto di Vito Pavia
foto di Vito Pavia

 

«L’azione si svolge ai giorni nostri, probabilmente in Ci­le, ma potrebbe trattarsi di un qualsiasi altro Paese che ha appena ottenuto la democrazia dopo un lungo perio­do di dittatura»: così scrive l’autore del testo, Ariel Dorfman.

Siamo in una casa sospesa tra mare e cielo, isolata. In una notte di pioggia Paulina Salas aspetta che il marito, Gerardo Escobar, ritorni dopo avere avuto un importante incontro politico che gli varrà un incarico di prestigio e di grande responsabilità nel nuovo governo democratico: è stato invitato a presiedere la commissione di indagine sui crimini della dittatura. Gerardo porta con sé un uomo brillante e intelligente, Roberto Miranda, che lo ha soccorso per un guasto alla macchina. Nel clima disteso generato dal nuovo respiro di speranza che permea tutto il paese, è naturale invitarlo in casa prima che riprenda il suo viaggio, nonostante l’ora e il luogo isolato. Un suono, una vibrazione della voce, trasformano un incontro casuale in un viaggio nel tempo che rivela identità impreviste e riflessi segreti nelle relazioni tra loro, aprendo squarci inattesi sulle ragioni che trasformano, di volta in volta, in vittime o carnefici, traditi o traditori. Le domande intorno a giustizia, verità e vendetta risuonano come echi di antiche tragedie.

Noi ci saremo. Ci vediamo a teatro?

15 aprile, ore 20.45 – Russi (RA), Teatro Comunale  – info: Comune di Russi, Ufficio Cultura 0544 587641, cultura@comune.russi.ra.it; Compagnia Le Belle Bandiere 393 9535376 info@lebellebandiere.it