La cultura del cibo al MIC di Faenza: dalle identità golose di Paolo Marchi alla cucina vegetariana di Leemann, al biologico di Girlomoni

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copertina del libro di Frabrizio Lollini, le-arti-e-il-ciboCeramica e cibo: il luglio al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza sarà fittissimo di appuntamenti dedicati al tema della cucina.

A partire dal 2 luglio, arriva Chicchibio, una rassegna a cura di Daniela Corrente e MIC Faenza, dove sarà la cultura del cibo ad essere protagonista. Quattro autori di varia estrazione – che hanno appena pubblicato un libro sul tema gastronomico – saranno, ogni giovedì fino al 23 luglio, al Museo ad esporre le loro tesi, seguiti da una degustazione a tema.

Si comincia il 2 luglio con Fabrizio Lollini. Il docente e ricercatore di Storia dell’Arte medievale dell’Università di Bologna insieme a Sylvie Davidson, già docente presso l’Università americana Dickinson College (Carlisle, PA), con la collaborazione di  Michele Grasso, ha pubblicato nel dicembre del 2014, per Bononia University Press, gli atti di un convegno tenutosi a Bologna nel 2012 sul tema Le arti e il cibo. Modalità ed esempi di un rapporto. Ne è uscito un testo, strumento di riflessione e arricchimento nei riguardi di un patrimonio culturale, come è la gastronomia, che ha toccato, nel corso dei secoli, i più disparati ambiti della vita e della socialità dell’essere umano, incluso quindi il rapporto con le arti visive, la letteratura, il cinema, il teatro, la musica e che, per l’occasione al MIC, incontrerà anche la ceramica, materiale per antonomasia legato all’alimentazione. Le degustazioni saranno a cura dei produttori Consorzio Terra e Tartufo.

XXL-50-piatti-che-hanno-allargato-la-mia-vita-AME-300-1-200x300Il 9 luglio, alle 19,  arriva Paolo Marchi, giornalista gastronomico per oltre 30 anni a Il Giornale, che, insieme a Claudio Ceroni, nel 2004 ha inventato Identità Golose. Presenterà il suo XXL, 50 piatti che hanno allargato la mia vita, edito da Mondadori.

50 storie collegate a 50 ricette che gli hanno cambiato la vita, ma anche il giro-vita. Il ritratto di un Paese che è cambiato insieme alla sua cucina e ai suoi protagonisti.

Ad accompagnare l’autore ci saranno due celebrità della gastronomia: Marcello e Gianluca Leoni, chef del Trigabolo accompagnati dallo chef pasticcere Mauro Gualandi della Pasticceria Mazzini di Argenta.

Il 16 luglio, Pietro Leemann presenterà il suo Il sale della vita edito da Mondadori Electa. Leemann è il fondatore del ristorante Joia di Milano e della cucina naturale, unico ristorante vegetariano europeo insignito della stella Michelin. In questo libro profondo e toccante Leemann racconta la sua ricerca per riuscire ad unire il benessere del corpo al benessere spirituale e il percorso che lo ha condotto al vegeterianesimo. La sua cucina naturale è una scelta consapevole per il rispetto dell’ambiente e di tutte le creature. Le degustazioni di cucina naturale e vegetariana sono a cura delle Consorzio del Sale di Cervia

Infine il 23 luglio il giornalista Massimo Orlandi porterà il suo La terra è la mia preghiera. Vita di Gino Girolomoni padre del biologico, edito da Emi. Girolomoni, scomparso nel 2012 può essere considerato il padre del biologico italiano. Ha fondato la prima cooperativa agricola biologica a Montebello in un monastero abbandonato e anche il marchio Alce Nero. Girolomoni considerava l’amore per la terra e la sua coltivazione un impegno civile ed ecologico oltre che un contatto vivo e vivificante con il creato e Dio. Negli ultimi anni della sua vita si è battuto duramente contro gli Ogm.

La degustazione sarà a base di prodotti Girolomoni.

E prima di ogni incontro, alle 18, è possibile visitare la mostra del 59° Premio Faenza insieme alla direttrice Claudia Casali.

I vini per tutte le serate sono offerti da Caviro.

 

2-23 luglio, Faenza, Chicchibio, MIC, viale Baccarini 19, info e prenotazioni: 0546 697311, micfaenza.org (prenotazione obbligatoria)