Martedì 20 ottobre, al Teatro Storchi di Modena, debutta in prima assoluta “La mia infinita fine del mondo”, una produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, con la regia di Lino Guanciale. Sul palco sei attori della Compagnia permanente di ERT: Michele Lisi, Paolo Minnielli, Maria Vittoria Scarlattei, Cristiana Tramparulo, Jacopo Trebbi, Giulia Trivero.
Premio Ubu 2018 come miglior attore, Premio ANCT 2018 per la sua interpretazione ne “La classe operaia va in paradiso”, diretto da Claudio Longhi, e artista di casa in ERT Fondazione, Guanciale approda alla sua seconda regia, dopo “Nozze” di Elias Canetti dello scorso anno. In questo nuovo progetto l’artista lavora sulla drammaturgia di Gabriel Calderòn, attore, regista e drammaturgo uruguaiano che, sempre per ERT Fondazione, ha già diretto, assieme a Sergio Blanco, la lettura scenica “Manifesto / Manifesti”.
“La mia infinita fine del mondo” porta in scena il tema della fine inteso in senso universale, rapportato al crollo del mondo in cui viviamo, ma anche in senso individuale, cioè come la paura o il desiderio di distruzione dell’intero sistema influenzi l’essere umano. Così il manipolo di protagonisti passa in rassegna i disastri ambientali (glaciazioni, diluvi, ecc.) occorsi dalla preistoria ad oggi, e le crisi economiche e sociali, fino a giungere all’attuale pandemia, interrogandosi sugli scenari che questo tipo di limite pone all’essere umano.
Lo spettacolo rimane in scena al Teatro Storchi fino a domenica 1 novembre, per poi proseguire al Teatro Ermanno Fabbri di Vignola dal 3 al 6.
La replica del 1 novembre a Modena aderisce a “Teatro No Limits”, il progetto realizzato dal Centro Diego Fabbri di Forlì che porta l’audiodescrizione a teatro e consente alle persone con disabilità visiva di assistere e poter apprezzare a pieno gli spettacoli.
Per info: www.emiliaromagnateatro.com, biglietteria@emiliaromagnateatro.com