Il meglio deve ancora venire, la commedia francese al Lumière

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Il film di di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, Le meilleur reste à venir, in italiano Il meglio deve ancora venire, continua il suo tour per le sale cinematografiche dell’Emilia Romagna arrivando giovedì 22 ottobre al Cinema Lumière per la rassegna Cinema del presente. Una commedia brillante, che vede i due registi e i due attori impegnati a costruire un nuovo importante capitolo della commedia francese.

Fabrice Luchini e Patrick Bruel sono Arthur e César, due amici d’infanzia che si sono conosciuti ai tempi del collegio e che da allora sono migliori amici. César è imprudente e trasgressivo, sempre alla deriva in mezzo ai suoi mille problemi e le sue innumerevoli donne. Arthur è un precisino, puntiglioso e anche un po’ noioso nella sua ossessione per le regole e l’ordine. Anche per questi motivi è stato lasciato dalla moglie ed è a malapena sopportato dalla figlia. Una strana coppia e tuttavia sempre presenti l’uno per l’altro. Arthur scopre accidentalmente che César è malato di cancro e gli restano pochi mesi di vita. Cerca così di parlargli, ma non sa come fare e balbetta al punto che Cèsar capisce tutto il contrario e pensa che sia Arthur a trovarsi in punto di morte. Ha allora inizio un vero e proprio viaggio e i due saranno inseparabili nel tentativo di realizzare gli ultimi desideri dell’uno e dell’altro.

Una sceneggiatura davvero ben costruita che gioca sull’equilibrio tra comicità e dramma, mantenendolo perfetto dall’inizio alla fine del film. Il tempo della proiezione è così scandito da un lato, da una grande amicizia e una malattia che commuovono e, dall’altro, da una serie di fantastici equivoci che stimolano nello spettatore le più sincere risate.

Il film appartiene a un filone piuttosto riconoscibile che è quello sull’amicizia maschile a partire dal suo probabile antecessore vale a dire Truman – un amico è per sempre di Cesc Gay, anche in questo caso la storia di due amici Tomas e Julian. Dopo aver scoperto della malattia di Julian, Tomas decide di raggiungerlo a Madrid. Julian è infatti da tempo malato di cancro e ha deciso di abbandonare le cure per vivere a pieno gli ultimi mesi. Ancora una volta dunque due vecchi amici e una malattia incurabile. Coprotagonista del film è il cane Truman che Julian cerca di dare in adozione prima di morire. Il cane, in effetti, è un altro fil rouge che collega il film con Les Meiller reste a venir, così come i difficili rapporti familiari, un addio mai veramente pronunciato e un’amicizia che va oltre la morte. Remake italiano del film di Gay è Domani è un altro giorno di Simone Spada: stessa storia, ma nomi diversi, Tommaso e Giuliano. Tommaso vive in Canada ma, dopo aver scoperto della malattia del vecchio amico, torna a Roma.

Ci sono però anche tante altre storie, diverse ma comunque affini, che vengono in mente guardando Les meilleur reste à venir. Si pensi ad esempio a La strana coppia di Gene Sacks, anche qui due amici Oscar e Felix ancora una volta uno l’opposto dell’altro. Oscar è disordinato, approssimativo, trasandato. Felix è invece un precisino, al limite del maniacale, ossessionato dall’ordine ed è appena stato lasciato dalla moglie. Difficile non associarlo ad Arthur. Ma anche Quasi amici di Olivier Nakache e Éric Toledano un po’ lo ricorda con la coppia Patrice Laconte e Omar Sy nei panni di un miliardario tetraplegico di nome Philippe e di un aiutante personale dalla vita movimentata di nome Driss. Anche qui il dramma della malattia incontra la comicità e, ancora una volta, è da questo precario equilibrio che nasce un’amicizia profonda tra due uomini completamente diversi eppure tanto indispensabili alla vita dell’uno e dell’altro. Infine, per tornare al cinema italiano, bisogna citare Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni, una storia d’amicizia che si mescola anche con una riflessione sui rapporti tra generazioni. I protagonisti infatti sono Alessandro di 22 anni e Giorgio di 85. Alessandro conosce Giorgio cercando un lavoro come accompagnatore e, nonostante gli iniziali problemi, la profonda diversità e anche la grande distanza d’età i due daranno vita a un rapporto unico che accompagnerà Giorgio alla morte.

Inserendosi in questo filone di genere, Le meilleur reste à venir ne rinvigorisce lo spessore, riportando sullo schermo una formula di successo che gode dell’ottima recitazione dei due attori e della maestria di due registi della commedia francese.

info: programmazione.cinetecadibologna.it