(s)Nodi, viaggi musicali a Bologna

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Un giro musicale intorno al mondo in otto tappe: questo il programma della nuova edizione di   (s)Nodi – festival di musiche inconsuete, la proposta estiva del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna che animerà i martedì sera dal 26 luglio al 13 settembre.

Musica etnica e popolare contemporanea, che trasporta oltre i confini geografici e di genere. Questi gli ingredienti essenziali di un format di successo per chi ama lasciarsi trasportare in esperienze sonore originali che puntano alla contaminazione tra linguaggi musicali differenti.

Si parte martedì 26 luglio con Yatra project, progetto musicale di Jamal Ouassini, nato dall’incontro con i musicisti indiani Arup Kanti Das suonatore di tabla e Ashanka Sen virtuoso di sitar, a cui si è aggiunto il musicista libanese Ghazi Makhoul. Il trio propone un repertorio ricco e variegato, contenente forme musicali appartenenti alla tradizione classica araba e a fonti di tradizione popolare del nord Africa. Yatra, in hindi, significa infatti viaggio, in questo caso una vera e propria fusione per ritrovare il legame ancestrale che lega tutti i popoli.

Quartetto loco sarà invece protagonista della serata di martedì 2 agosto: Simone e Nicolò Bottasso, Oscar Antolì e Bo Wiget sono gli elementi di questi quartetto che combina la tradizione musicale italiana con il jazz e il pop sperimentale, la musica catalana con la musica tradizionale di tutto il Mediterraneo, lo spazio sonoro alpino con la musica barocca. E non mancano neanche elementi orientali, arabi, indiani, africani che danno alla loro musica un sapore globale.

La narrazione del canto popolare e dei canti ciclici sono le coordinate dell’appuntamento del 9 agosto con Ra di Spina. Le notte antiche radici si intrecciano con la musica elettronica e l’uso del loop, creando un mix tra l’arcaico, il popolare e il contemporaneo. Il 16 agosto invece si passa ad altro genere con Empty music il progetto del batterista Marco Frattini, che gioca con i  brani del compositore canadese Chilly Gonzales. Un immaginario sonoro fatto di arrangiamenti mentali in cui il piano solista viene progressivamente assorbito in un complesso mondo di variazioni tematiche, ritmiche e timbriche.

Gli ultimi due appuntamenti di agosto vedono come protagonisti Baro Drom Orkestar (23 agosto) e Tupa Ruja (30 agosto). Baro Drom Orkestar è un quartetto nato dalla passione per le ritmiche dell’est Europa e per le melodie del Mediterraneo: una serata all’insegna di composizioni che mixano sonorità brasiliane, musica mongola, colori mediorientali e suoni di strumenti ancestrali. Tupa Ruja fa incontrare il didgeridoo australiano e le percussioni con molteplici espressioni della voce, dall’improvvisazione al canto armonico proprio della cultura della Mongolia, nel dare vita a canzoni che riscoprono lingue e dialetti.

Il mese di settembre si apre con Camilla Barbarito che presenta il suo Sentimento popolare (6 settembre), un viaggio tra canzoni popolari nostrane e d’altri paesi. A chiudere la rassegna sarà invece il 13 settembre Yaràkä, una formazione acustica composta da musicisti provenienti da percorsi differenti che propone un lavoro di ricerca sui suoni popolari del mondo e recupero di brani legati alle ritualità popolari delle diverse culture.