JACKTEA: sapore vintage, ironia e malinconia dalle colline romagnole

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Il 23 giugno scorso è uscito Pensieri in musica, il nuovo singolo di Giacomo Toschi, in arte Jacktea, santasofiese doc, paesino accanto al mio, classe 1993.

“Il brano, guardato a posteriori, è a descrizione di una fotografia: io alla fine di una relazione, lei se n’è appena andata dopo un grosso litigio (l’ultimo) e io sono seduto per terra in camera mia, mentre fumo e penso all’ennesima relazione finita, all’ennesima persona deludente, (o forse sono io il deludente, chissà), all’ ennesima partita giocata a metà per paura di perdere e quindi persa. Solo una cosa mi consola, solo una cosa mi permette di non sprofondare, solo una cosa mi salva, (come sempre), la musica.”

Ho avuto modo di ascoltare personalmente un live di Jacktea e di sentire il nuovo singolo direttamente e non solo su disco. Un cantautorato che ricorda i grandi degli anni ’70 e ’80, come Paolo Conte e Lucio Dalla. Le influenze musicali di Giacomo si sono trasformate in pura energia. Appassionato di musica fin da piccolo suonando il pianoforte già all’età di 5 anni, passando all’ascolto della musica rock e del cantautorato italiano, per poi conseguire la Laurea Magistrale in sassofono con lode al Conservatorio “B. Maderna” di Cesena. Un artista che ha saputo approfondire e appassionarsi sia alla musica classica che a quella jazz, collaborando nei vari anni con molte band sia in Italia che all’estero.Durante il covid e il periodo di isolamento, Jacktea si dedica alla scrittura e arrangiamento di canzoni inedite, presentate prima nel gruppo Nichilisti Attivi di cui faceva parte e ora come solista.

3 minuti e 21 secondi, questa è la durata del singolo che anticipa il primo album di debutto di Jacktea, dove il cantautore mette a nudo le proprie emozioni, dal sapore vintage, fra amarezza e malinconia ma con quella dose di ironia che spezza quella disillusione che ci incita a sognare un mondo migliore. Un testo che parla di una storia d’amore finita, “la lista dei miei guai si allunga ancora un pò, domani riderò, ma ora fisso il vuoto”, dove quando tutto attorno a noi sembra sprofondare ecco che arriva lei, la Musica, che ci salva, sempre.

Questo pezzo non è solo una storia d’amore andata male ma una storia d’amore che dura da tutta una vita, il rapporto con la musica che lo stesso cantautore ci ha trasmesso, dove ha trovato il suo rifugio e il suo equilibrio come un funambolo che combatte perennemente fra la ragione e il cuore.

Personalmente condivido appieno la filosofia di Jaktea, quell’inquietudine che ci accomuna e quel maledetto pessimismo cosmico che ci porta a pensare che siamo degli eterni loser ma poi scatta la magia attraverso le note di una canzone che riesce a farci risalire a galla.

“Musica.. quando arrivi ti accomodi sparisce tutto il malessere …

ti prego non andartene, rimani a dormire, non ti lascio partire ..”

Perchè quando ascolti la musica che viene dal cuore, sei altrove.