Visto a Venezia: “Stolen” di Karan Tejpal. Assolutamente da vedere

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“Stolen”, ovvero rubato. Nel film di di Karan Tejpal una giovane madre dorme per terra con in braccio il suo piccolo pargolo in una stazione ferroviaria in India. Nel sonno qualcuno le ruba la bambina e fugge indisturbato. La donna si sveglia di soprassalto, rendendosi conto di quanto accaduto. Corre disperata per la stazione urlando e chiedendo aiuto. Due fratelli in viaggio per il matrimonio della madre, vengono coinvolti in questa ricerca. L’ incontro del tutto casuale, assumerà le caratteristiche portanti del film,  in un susseguirsi di colpi di scena, mozzafiato.

Un film di inchiesta e di denuncia, su una realtà, quella dei rapimenti dei bambini in India, sempre più drammatica: scompare un bambino ogni dieci minuti.

Il regista, oltre a denunciare questo dramma,  si addentra nell’articolatissima società indiana per cercare di svelare le contraddizioni sociali che portano a questa situazione. Una narrazione sulla sommarietà delle indagini condotte da una polizia corrotta, sulla ricca borghesia che risolve la natalità facendo rapire i figli altrui e, non ultimo la frattura sociale e culturale sempre più marcata fra l’indifferenza dei ricchi e la partecipazione alla vita sociale delle classi più ai margini. Un film dal ritmo serrato che inchioda lo spettatore dall’inizio alla fine del film. Assolutamente da vedere!

Visto alla Biennale del Cinema di Venezia il 31 agosto.

Patrizia Bottura e Flavio Boldrin