Una Justine Triet da fare invidia a Spielberg

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Justine Triet

Justine Triet è richiesta e corteggiata da tutta Hollywood: produttori, attori e attrici, sceneggiatori… “. Questa è la dichiarazione di Marie-Ange Luciani, co-produttrice (insieme a David Thion) del film Anatomia di una caduta, fresco di Premio Oscar come migliore sceneggiatura originale e ancor prima della Palma d’Oro a Cannes 2023, diretto da Justine Triet e sceneggiato insieme al compagno e sceneggiatore Arthur Harari.

Sul tappeto rosso degli Oscar, Justine Triet non ha saputo tenere nascosto uno scoop: l’incontro col regista Steven Spielberg. “L’incontro è stato tutto molto surreale. Arthur si è ritrovato accanto a lui, durante il pranzo pre-Oscar. Hanno parlato per un’ora ed è venuto fuori che voleva organizzare un incontro con noi. Credo sia la cosa più assurda che potessimo mai immaginare, sperimentare” ha rivelato la regista

“Queste sono state le esatte parole di Spielberg: “Vorrei un giorno scrivere una sceneggiatura con questo livello di complessità”. Non ci credevo, sono quasi caduto dalla sedia. E incredulo gli ho chiesto: “Ma davvero?” e lui mi ha risposto di sì. Ciò che gli è piaciuto del film è stato il lato molto umano… Un bel complimento per noi!”. 

Marie-Ange Luciani aggiunge: “Justine vorrebbe realizzare il prossimo film in Francia. Approfittare di tutti questi incontri per mescolarsi con un cast internazionale, come ha fatto con Anatomy of a Fall. Magari spingersi ancora oltre”.

Per la cronaca, come ha rivelato Variety all’inizio di febbraio, Justine Triet ora ha un agente americano, il che significa che questo potrebbe facilitare progetti e collaborazioni negli Stati Uniti. Ha firmato con una delle agenzie più importanti. La Creative Artists Agency (CAA) gestisce le carriere di Tom Cruise, Meryl Streep, George Clooney…

Diverse testate francesi hanno incontrato la regista qualche giorno prima della cerimonia dei César, durante la cena dei candidati, e Triet ha dichiarato: “Sarà difficile realizzare un film dopo questo, e accettare che il successo non sarà necessariamente lì, ogni volta che fai qualcosa, ma è entusiasmante vivere tutte queste emozioni per un film così radicale”.

Non ha saputo essere vago invece l’attore Antoine Reinartz, vincitore nel 2018 del Premio César per il migliore attore non protagonista con 120 Battements par minute di Robin Campillo) che durante il talk-show Clique, ha svelato: “Potrebbe diventare una serie: il progetto è in fase di studio“.

Questo è ancora più rimarcato se pensiamo che all’interno dei bonus del DVD del film, apprendiamo che il primo montaggio del film è durato 3h09. Marie-Ange Luciani spiega: “Ricordo che Justine ci chiamò dicendo: “il montaggio è finito, sono 3:09, non è negoziabile!”. E ha aggiunto: “Inoltre, se è possibile, dobbiamo fare un assemblaggio in serie. Non posso rinunciare a tutto questo materiale.” Il montaggio del film ha avuto diverse durate: 3h30, poi 3h09, 2h50 e infine la versione finale di 2h31.

Un film e una regista da tenere d’occhio… L’ascesa di Anatomia di una caduta non è mica finita.

 

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Da quando ne ho memoria, questi sono i miei più grandi amori: canto, teatro, lettura e cinema. Sono una Studentessa del Corso di laurea DAMS presso l’Università degli Studi di Messina. Appassionata di storia dell’arte, letteratura, storia, musica, fotografia e di mummie, il palcoscenico ha fatto parte della mia vita dall'età di 6 anni e da allora non l’ho più lasciato, in qualsiasi veste. Allieva Regista per la Summer School alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, amo scrivere, in particolar modo poesie e racconti. Pratico volontariato dall’età di 10 anni e Gagarin è la mia prima collaborazione di scrittura come aspirante critica cinematografica.