Apicoltura Piana: dagli egizi alle colline bolognesi sino al mercato internazionale

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Arnie, courtesy Apicoltura Piana

Celebra 120 l’Apicoltura Piana, nata nel 1903 a Castel San Pietro Terme nel bolognese, un’oasi di pace e benessere, dalla passione del professor Gian Pietro Piana, docente universitario, quando si trasferì da Milano e con il figlio iniziò a studiare le api rendendosi conto delle particolari doti delle api italiani, più docili e produttive delle parenti europee.

Nel corso del tempo, per mancanza di ricambio generazionale e per un colpo del destino, l’azienda viene acquisita da Massimo Mengoli, Amministratore Delegato di Apicoltura Piana, quando, come per gioco dopo aver regalato al padre una cassetta di api, da Roma si trasferisce nelle colline bolognesi per dedicarsi all’apicoltura.
Per lui è stato come un ritorno alle origini. Sotto la sua direzione l‘azienda in pochi anni diventa una delle maggiori realtà italiane del settore grazie all’attività di allevamento ed esportazione di api regine e alla produzione del miele, semilavorati e prodotti finiti anche per conto terzi, sino ad espandersi con successo nel mercato internazionale.

Apicoltura Piana è il fulgido esempio di lavoro simbiotico tra uomo e natura dove la tutela dell’ambiente si compenetra con la ricerca e l’innovazione tecnologica secondo sistemi di allevamento e produzione ecosostenibili: in entrata, la selezione e il controllo qualità della matrice e dei mieli in ogni fase garantisce una produzione di altissima qualità; in uscita, il coniugare la parte commerciale con il know out, la storia e la cultura della apicoltura Piana ha reso l’azienda leader nel mondo.

PierangeloMengoli_ MassimoMengoli, courtesy Apicoltura Piana

Apicoltura Piana ambiente e innovazione.

L’azienda rispetta l’ambiente, supporta il benessere delle api e valorizza la tracciabilità del miele. Con Melixa System – il sistema dotato di una tecnologia avanzata in grado di rilevare la temperatura dell’alveare e regolarne il clima, di osservare costantemente il comportamento delle api, messe sempre più a rischio estinzione, e di controllarne il benessere monitora l’apiario in tempo reale e da remoto senza interferire con l’attività delle api.
Con la stessa filosofia risponde alle esigenze di mercato e con all’innovativo e pratico packaging Squeeze (tubetto spremibile in PET riciclato al 50%) riduce l’impatto della confezione sull’ecosistema andando incontro ai bisogni dei consumatori sempre più sensibili ai temi della sostenibilità. Con questo simpatico sistema l’azienda, inoltre, ha rilevato un notevole aumentato di uso pro capite per famiglia.
Per l’impegno e il rispetto dell’ambiente e dei consumatori, Apicoltura Piana è certificata Kosher, Halal BIOAGRICERT, HACCP, UNI EN ISO 9001, IFS e BRC, ISO 22005 per la rintracciabilità di filiera.

Arnia Melixa Sistem, courtesy Apicoltura Piana

Oltre alla produzione di varie qualità di miele (Acacia, Millefiori, polline, pappa reale, le selezioni di castagno e di tabacco selvatico), l’Apicoltura Piana si distingue tra tutte per l’allevamento di api regine il cui approccio segue delle regole specifiche di comportamento e l’adozione di particolari cautele. Nello specifico, l’azienda conta circa 53 cassoni contenenti le celle reali al cui interno vengono allevati i nuclei centrali delle api regine (prontamente tenute separate le une dalle altre), Secondo la consolidata prassi apistica internazionale, stagionalmente l’ape regina viene marcata con un colore vivace per poterla facilmente identificare dallo sciame e così controllare lo stato dell’alveare. Queste arnie non fanno miele, sono nuclei di fecondazione delle api regine fondamentali per la deposizione delle uova – che avviene a pochi giorni dalla nascita, quando in una giornata calda, l’ape regina vergine compie il volo nuziale, esce dall’alveare e si accoppia con più fuchi – e il popolamento dell’alveare a garanzia di una continua produttività.

Arnia con ape regina, courtesy Apicoltura Piana

Della razza logistica delle api regine allevate l’azienda è certificata, il che conferisce una sorta di pedigree all’insetto reale, punto di forza e vanto dell’Apicoltura Piana.

La storia

Le api e la loro operosità sono proverbiali. Considerate in ambito scientifico come sentinelle dell’ambiente per l’alta sensibilità ai mutamenti ambientali e climatici che minacciano la biodiversità, di questi piccoli insetti nei secoli si è tramandato l’apprezzamento e lo studio del loro operato è divenuto scienza e mito, tanto da assurgere al tempo dell’antico Egitto a divinità.
Secondo un’antica leggenda, che si espanse oltre l’Egitto, le api nacquero dalle lacrime del dio Ra (il dio Sole, inteso come Creatore), perché funzionali alla creazione erano considerate di origine divina, così come il miele (inteso come rugiada del Sole) e la cera, frutti della loro forza fecondatrice della natura attraverso l’impollinazione.

Dell’apicoltura ai tempi dei faraoni, il libro Gli Egizi e le api (Kemet Edizioni, 2022), a cura dell’egittologo Pierangelo Mengoli, attraverso l‘interpretazione dei geroglifici delle piramidi, documenta il ruolo fondamentale delle api per il mantenimento della biodiversità, l’architettura dell’alveare e la stupefacente struttura organizzativa interna funzionale alla comunità e alla preservazione della specie tanto da fungere da esempio come società ideale e replicabile dall’uomo.

Libro_Gli_Egizi e le api_Mengoli, courtesy Apicoltura Piana

L’autore, padre dell’attuale titolare di Apicoltura Piana, attraverso lo studio dei geroglifici che raffigurano le tecniche di produzione, di lavorazione e conservazione del miele, con scienza e dovizia di particolari racconta dell’apicoltura, dell’uso e impiego del prezioso nettare e dei suoi derivati, cera e propoli. Pratiche che a ben vedere, seppure affinate nel corso dei secoli e ad oggi ancora in uso, valorizzano quello che per le sue proprietà nutrizionali, emollienti e curative potremmo definire super food.

Gaetano Piana e i figli Giulio, Gian Pietro e Clementina_1933, courtesy Apicoltura Piana

L’egittologo offre una lettura affascinante che si intreccia con la storia dell’Agricoltura Piana ricca di esperienze e di ricerca che ritroviamo nelle testimonianze raccolte nel libro biografico dedicato a Giulio Piana (Giulio Piana, Ed. privata, 1988), fondatore dell’omonima azienda, apicoltore entusiasta e d’avanguardia, con la sua tenacia capace di guidare il progresso dell’apicoltura nazionale. Qualità riconosciute tanto da far istituire a suo nome il concorso per i migliori mieli di produzione nazionale. Nel libro vengono raccontati i suoi viaggi all’estero come in Francia e Germania, gli aneddoti e le esperienze maturate in Libia e Guinea. Con ammirazione ed affetto, Giulio Piana viene ricordato per la vocazione all’insegnamento come realizzatore di importanti innovazioni tecniche e l’acume per gli scambi commerciali.