Sebastiano Lillo: Esplorazione meditativa e profonda dell’irrequietezza

1
33

Loving Duende è il titolo del disco di Sebastiano Lillo, chitarrista, cantante e produttore pugliese, classe 1985, fondatore tra l’altro della label indipendente Trulletto Records. Ad accompagnare l’artista, Dado Penta al basso e Teo Carriero alla batteria e percussioni. Un trio a dir poco fenomenale!

Anticipato dal videoclip della title track per la regia splendida e cinematografica di Marco Maledandri, Loving Duende esce ufficialmente oggi, 27 ottobre 2023, per la prestigiosa label statunitense Vision & Vitality Entertainment in collaborazione con Trulletto Records, in streaming, digital download e in un prezioso vinile 12 pollici sia per il mercato europeo che per quello americano.

Abbiamo ascoltato in anteprima l’album, grazie all’ufficio stampa Doppio Clic Promotions che ringrazio caldamente per avermi fatto scoprire questa perla.

“Loving Duende supera i limiti delle raccolte musicali convenzionali, immergendosi in un intimo e oscuro mondo dell’atto creativo. L’album esplora le complesse contraddizioni dello spirito umano, navigando in un labirinto di emozioni. È un viaggio di introspezione, un frammento di quella profonda oscurità che accompagna il processo creativo, un percorso interiore che a volte trova la luce e altre volte sembra perdersi.”

Loving Duende si ispira dal saggio di Federico García Lorca “Il Gioco e la Teoria del Duende”. E lo so vi starete chiedendo cosa sia questo Duende, ebbene provo a spiegarvelo, la parola duende, che anticamente designava il proprietario di una casa (dueño de una casa), proviene dalla forma apocopata duen de casa (dueño de una casa > duen de casa > duende) e per il più autorevole dei dizionari spagnoli indica, una sorta di “folletto” che infesta una dimora apparendo preferibilmente sotto le sembianze di un bambino o di un anziano, oppure, un “incanto misterioso e ineffabile”.

Lorca dichiarerà di chiamare «duende nell’arte quel fluido inafferrabile che ne è il sapore, la radice, una sorta di serpentina che lo immette nella sensibilità del pubblico».

Quello che ha voluto fare Sebastiano Lillo con il suo disco è un’esplorazione meditativa profonda dell’arte che trova sfogo in questo disco, anche se preferisco chiamarlo viaggio che entrerà dentro di voi immediatamente. Vi immaginerete paesaggi fra i più disparati e io da grande fan di Quentin Tarantino, m’immagino la scena di Kill Bill dove Beatrix Kiddo cammina attraversando il deserto per trovare i suoi nemici e vendicarsi. L’immaginario cinematografico può avere per ognuno di noi una visione soggettiva ma state pur sicuri che questo disco è la colonna sonora perfetta di un viaggio, che sia il nostro o quello di un personaggio di un film. 10 pezzi che fanno parte di un’unica esperienza sonora, l’uno legato all’altro.

Atmosfere calde mediterranee che trasudano influenze musicali provenienti da tutto il mondo e dove la chitarra è il centro dove ruotano attorno a lei tutti gli altri strumenti, fondendosi in una poesia, dove ogni singolo pezzo è intrecciato con l’altro e che sprigiona in noi quell’inquietudine, quel dolore, quello struggimento che fa nascere queste splendidi suoni che provengono dal profondo del nostro animo. Il Duende di Sebastiano e la sua band ha il potere di catturare l’ascoltatore in un vortice di emozioni folgoranti. Avendo studiato filosofia e appassionata di musica, arte e cinema sono entrata subito in sintonia con il pensiero e il sound di Loving Duende.

Daltronde fateci caso, ogni grande artista, dai pittori, ai grandi registi ed ai grandi cantautori, le grandi opere sono frutto di questa inquietudine, di questa bramosia di scavare a fondo, di questa irrequietezza che trova pace solo attraversando le nostre pulsioni più profonde cercando un equilibrio con il nostro intelletto.

E solo sentire la title track Loving Dunde mi viene la pelle d’oca, dove la profondità della voce di Sebastiano mescolata alla poesia musicale delle note che lo accompagnano,  e soprattutto dove si sente la passione e la ricerca di un grande artista made in Italy. Non so sinceramente quante volte abbia riascoltato questo pezzo ma è diventato uno dei miei preferiti.

Non vi resta che premere play e naufragare in questo dolce mar .. d’irrequietezza si, quindi evviva noi esseri inquieti ed evviva Sebastiano Lillo, uno di noi.

“Il duende bisogna svegliarlo nelle più recondite stanze del sangue”. Federico García Lorca

 

TRACKLIST: 

side A

  1. Tostadora
  2. Cat’s house
  3. Loving duende
  4. Feelin’ like sheep
  5. Shaman from south-east

side B

  1. Summer stove
  2. Babylonya
  3. Agua Santa
  4. I whish I was a whale
  5. Pelle di toro