Dal palco allo schermo: cinema e teatro al Bonci

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Il cinema degli esordi aveva dei punti in comune con il teatro, in forma registrata: un’unica inquadratura, un solo punto di vista, la recitazione impostata. L’evoluzione che ha coinvolto la settima arte negli anni lo ha portato a distinguersi in quanto arte a sé stante, ma resta indubbio la sua capacità di intrecciarsi con le altre e, in particolare, con lo spettacolo dal vivo.

È proprio questa sua capacità di dialogare con le altri arti che il Teatro Bonci di Cesena ha deciso di valorizzare con il suo nuovo ciclo Dal palco allo schermo, ospitato presso il Cinema Eliseo: una rassegna che propone film scelti e introdotti da alcuni protagonisti della stagione teatrale, che condividono aspetti diversi della loro esperienza creativa nei percorsi incrociati tra teatro e cinema.

L’attrice Anna Della Rosa sarà la protagonista del primo appuntamento di sabato 4 novembre ore 17.30, in occasione del debutto di Accabadora, adattamento del romanzo di Michela Murgia e diretto da Veronica Cruciani. Al romanzo si è ispirato anche il regista Enrico Pau per la realizzazione dell’omonimo film che vede nel cast importanti nomi come Donatella Finocchiaro, Barry Ward, Carolina Crescentini, Sara Serraiocco e Anita Kravos. L’originalità e il forte impatto visivo delle campagne sarde che aprono il film L’Accabadora inaugurano così l’appuntamento cinematografico del Teatro Bonci presso il Cinema Eliseo. Ambientato negli anni Trenta, il film narra la storia di Annetta che, all’età di trentacinque anni lascia la vita da accabadora, figura della tradizione sarda il cui compito è aiutare i morenti a trapassare, per trasferirsi a Cagliari. L’attrice Della Rosa, in dialogo con Daniele Gualdi, presenterà il film aggiungendo pillole della sua personale esperienza di collaborazione con il cinema.

Il secondo appuntamento di mercoledì 29 novembre sarà dedicato a Pippo Delbono con la proiezione del suo docufilm Amore Carne, che anticipa lo spettacolo Amore in scena il 2 e 3 dicembre. La pellicola, introdotta per l’occasione da Enrico Pirozzi, rappresenta un esempio di cinema interamente girato con la telecamera del cellulare. La trama si sviluppa in un intreccio di incontri tra e con attori, compositori, persone comuni, familiari. Un film che dialoga anche con diversi tipi di arte, intrecciando le storie dei personaggi con quelle della letteratura, della musica, dell’arte pittorica.

Le favolose è il film di Roberta Torre che illuminerà il grande schermo del cinema Eliseo nel pomeriggio di sabato 24 febbraio. Ad ispirare il film, che narra la storia di un gruppo di donne transessuali, sono gli scritti di Porpora Marcasciano che sarà presente in sala per presentare la pellicola. Scelto in occasione dello spettacolo Le cinque Rose di Jennifer di Gabriele Russo (in scena dal 22 al 25 febbraio), il film tocca un argomento poco trattato: l’identità spesso negata delle persone transessuali in seguito alla loro morte, sacrificata in nome della vergogna. Le cinque amiche si ritrovano infatti a ricordare i fatti che hanno accompagnato il funerale Antonia, anche lei transessuale, le cui ultime richieste di essere seppellita con abiti femminili non sono state rispettate.

A chiudere la rassegna mercoledì 17 aprile sarà il documentario Voyage of time di Terence Malick, introdotto dalla compagnia Dewey Dell, protagonista dello spettacolo Le sacre du printemps in scena il 20 aprile. Il cinema di Malick si caratterizza per la potenza delle immagini, la perfezione fotografica, l’esplosione dei colori e questo film non è da meno. Voyage of time è una vera e propria esperienza sensoriale e mentale, un viaggio nel tempo e nello spazio di un’umanità alla ricerca di un luogo dove poter assicurarsi un futuro.

Cinema e teatro si intrecciano così a Cesena, in un incontro tra attori, luoghi deputati alle due arti e riflessioni che attraversano il palco e lo schermo. Un’opportunità per gli spettatori di fare esperienza della ricchezza culturale della città.