Salveremo il mondo prima dell’alba ? chiediamocelo .
C’è molta attesa per lo spettacolo di giovedì 1 febbraio al Teatro Duse di Bologna. Una attesa giustificata dal grande successo che sta riscuotendo in tutta Italia la compagnia “carozzeria Orfeo con il suo nuovo spettacolo “salveremo il mondo prima dell’alba”.
Un successo che non parla di biglietti venduti, di questo ci pensano i calcolatori, catalogatori, dei pixel a cm quadrato, delle pizzette vendute al bar di fianco, ma di un successo di riverbero dei contenuti trattati, sorrisi post notte d’amore, sogni come tesi di laurea, nuove amicizie, nuovi inciampi e forse qualche “no grazie” in più.
Da sempre certe “verità” per essere scritte, dette, pensate si devono nascondere, si, nelle attività giocose, nelle favole, nell’arte, nello sconcio.
Il teatro sarà piano di giovani, 30 enni giù di li. Mi sbilancio. Io ci sarò senza avere 30 anni, trainato dalla voglia di esserci senza volerlo farmelo raccontare, convinto che anche questa sia una pratica di salute meno sbandierata ma più ecologica nel senso stretto della parola.
La magia di questo spettacolo sarà nel ritrovarsi comunità. Una idea di comunità ben chiara e non affidata solo all’immaginazione intelligente artificialmente e portata di poltrona.
Finito l’entusiasmo preventivo spero non precoce, alcune informazioni ufficiali, e necessarie, compreso la consulenza filosofica di Tlon ( andate al link per continuare la curiosità) che si respira sotto.
Lo spettacolo, scritto da Gabriele Di Luca che firma anche la regia insieme a Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi, è il racconto della vita degli ospiti di una clinica di riabilitazione di lusso situata nello spazio, nuova meta turistica per super ricchi specializzata nella cura delle dipendenze contemporanee, sessuali, affettive, da lavoro, da psicofarmaci. I protagonisti sono tutti vittime di queste e del proprio egoismo, prodotti di un mondo dove parole come ‘comunità’ e ‘gentilezza’ sono quasi del tutto bandite se non per essere strumentalizzate a fini propagandistici e commerciali. Ciò che rimane è un’umanità confusa e impaurita, sopraffatta dall’ossessione di questo continuo doversi vendere con il terrore che nessuno ti voglia comprare.
“Dopo aver esplorato in diversi spettacoli il mondo degli ultimi, dei reietti, degli esclusi e dei perdenti, in questa nuova produzione intendiamo indagare il mondo del benessere e dell’apparente successo, attraverso il racconto dei primi, dei vincenti, della classe dirigente, dei ricchi – spiega Gabriele Di Luca – paradossalmente, però, imprigionati nello stesso vortice di responsabilità asfissianti, doveri castranti, sensi di colpa e infelicità che appartengono a tutti e, quindi, frantumati da tutto ciò che la mentalità capitalista non può comprare: l’amore per se stessi, la purezza dei sentimenti, gli affetti sinceri, la ricerca di un senso autentico nell’esistenza”. In scena va, dunque, “una società sempre più triste, eppure, satura di foto felici in cui non sembra più esistere un luogo dove riconoscersi come soggetti autentici, né tantomeno in progetti sociali che richiedano la nostra dedizione e la nostra lealtà” prosegue il drammaturgo e regista. Di fronte a tutto ciò, “il grande problema sembra essere che ormai non ci si scandalizza nemmeno più delle disfunzioni e delle atrocità del sistema perché è un modello di vita diventato così maledettamente normale da essere riuscito a colonizzare il nostro inconscio senza lasciarci nessuna percezione di un’alternativa”.
Marche Teatro, Teatro dell’Elfo, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, in collaborazione con Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale
Carrozzeria Orfeo
SALVEREMO IL MONDO PRIMA DELL’ALBA
drammaturgia Gabriele Di Luca
con (in o.a.) Sebastiano Bronzato, Alice Giroldini, Sergio Romano, Roberto Serpi, Massimiliano Setti, Ivan Zerbinati
regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
assistente alla regia Matteo Berardinelli
consulenza filosofica Andrea Colamedici – TLON
musiche originali Massimiliano Setti
scenografia e luci Lucio Diana
costumi Stefania Cempini
creazioni video Igor Biddau
con la partecipazione video di Elsa Bossi, Sofia Ferrari e Nicoletta Ramorino
BIGLIETTI
Intero Ridotto Mini
Platea 31 euro 28 euro 26,50 euro
Prima galleria e palchi 27 euro 24,50 euro 23 euro
Prima galleria con visibilità ridotta 23 euro 20,50 euro 19,50 euro
e seconda galleria
BIGLIETTERIA
Teatro Duse – Via Cartoleria, 42 Bologna – Tel. 051 231836 – biglietteria@teatroduse.it
Dal martedì al sabato, dalle ore 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.
Apertura straordinaria: lunedì 29 gennaio.
On line: teatroduse.it | Vivaticket
Se sei arrivato in fondo e vuoi un passaggio in auto ci sono 3 posti in auto. Partenza da Faenza. Anche questo è un colpo di teatro.
ciao
Rifugiatopoetico ( Alberto ) rifugiatopoetico@icloud.com