La stagione 2024 di Teatro Ridotto fa “Rumore”, tra spettacoli e laboratori creativi

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Ricercare un’energia dirompente dal caos del mondo, per incanalarla affinché possa farsi scintilla di un fuoco, che non distrugge ma scalda e invita a raccoglierci sentendoci parte di una comunità.

È questo lo spirito alla Stagione 2024 di Teatro Ridotto, centro di creazione nella periferia di Bologna e gruppo di ricerca attivo dal 1983, che concentra la propria ricerca sulle possibilità fisiche e vocali dell’attore, a partire dalle pratiche e dalle teorie di personalità come Eugenio Barba e Iben Nagel Rasmussen dell’Odin Teatret. Il palinsesto di appuntamenti pensato per il 2024 porta il titolo di Rumore, un invito al teatro e alla società a non lasciarsi sopraffare dall’oscurità perché quando questa finirà «si canterà ancora dei tempi bui», come scrive Bertold Brecht, ma in un’era di nuova luce.

Quello immaginato da Teatro Ridotto è un calendario ricco di appuntamenti, che ha preso avvio sabato 20 gennaio e proseguirà fino a maggio, fra spettacoli di teatro, di danza e di commedia dell’arte, percorsi musicali e laboratori creativi multidisciplinari. L’intenzione è promuovere lo scambio attivo tra generazioni e linguaggi performativi emergenti, con una particolare attenzione al territorio locale, per coinvolgere attivamente comunità di artisti e spettatori e stimolare l’incontro, la conoscenza e la cooperazione.

Il prossimo appuntamento è per giovedì 25 gennaio con la presentazione del volume Jerzy Grotowski. Il superamento della rappresentazione a cura di Marco De Marinis, in  dialogo con il regista e attore Mario Biagini, allievo ed erede dei principi e del teatro di Grotowski; e si prosegue il 3 febbraio con il monologo Fausto, una riscrittura dal mito di Faust di Alessandro Casiglia, vincitore del Roma Fringe Festival 2023 come miglior attore e miglior drammaturgia.

Foto di Lorena Zaffina

Gli altri appuntamenti in programma tra febbraio e maggio 2024

Il mese di febbraio vede un appuntamento dedito alla comicità, con lo spettacolo di commedia dell’arte Zanni Zanotto e Covello Zanni di Opera Prima Teatro (10 febbraio), seguito dal labirinto sonoro di Radici, in cui il linguaggio del corpo si fonde con la parola di Grazia Di Grace e Marta Tabacco, quest’ultima anche curatrice di un workhop di danza contemporanea (23 febbraio).

Il 2 marzo, l’attenzione si sposta su Lucio Dalla con il reading multimediale Caro Lucio mi ispiro, interpretato dall’attore Saverio Mazzoni; mentre l’8 l’Associazione Cantharide presenta I figli del vento, uno spettacolo tra prosa, poesia, note di tango, flamenco e cultura gitana, ispirato al Romancero Gitano di F. G. Lorca. Il 23 marzo si torna sulla danza con Danilo Smedile e il debutto di Rosso | ATTO di sopravvivenza, un viaggio ispirato alla novella di Verga che esplora stati d’animo contrastanti come la fuga dall’inadeguatezza e l’emergere come atto di sopravvivenza. E ancora nel mese di marzo, prosegue il progetto “Risonanze e Vicinanze”, una collaborazione dedicata alla disabilità con la partecipazione di diversi gruppi teatrali.

A voce spiegata è invece il laboratorio in programma ad aprile di Francesca Della Monica, seguito poi il 27 aprile dal debutto italiano di I Coralli della Memoria di Iben Nagel Rasmussen, una performance che ruota attorno al fantasma di Edipo. Un altro workshop primaverile è quello dedicato alla fotografia di scena condotto da Francesco Galli.

Maggio si apre con Petter-Prigioniero Politico, uno spettacolo-concerto di Simone Azzu e Martino Corrias, che racconta la storia di Petter Moen, un eroe della resistenza norvegese durante l’occupazione nazista. A chiudere la stagione è una produzione dello stesso Teatro Ridotto Fole-Il soldato e la rosa, una dedica alla vita e agli scritti di Elsa Morante, con la regia di Lina Della Rocca e l’interpretazione di Antonella De Francesco.

Per ulteriori informazioni: Teatro Ridotto o segui @teatro_ridotto su Instagram