Dio esiste e vive a Bruxelles (Le Tout Nouveau Testament), di Jaco Van Dormael, Francia/Belgio 2015

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Un frame di Dio esiste e vive a Bruxelles
Un frame di Dio esiste e vive a Bruxelles
Un frame di Dio esiste e vive a Bruxelles

Per quale dannata ragione una fetta di pane e marmellata cade sempre dalla parte della marmellata, e quando non accade è perché l’abbiamo spalmata sul lato sbagliato? E perché la fila vicino alla nostra è sempre più veloce? O ancora, come mai quando ci immergiamo nella vasca da bagno, regolarmente suona il telefono? Il film offre una risposta a questi essenziali interrogativi e per farlo non può che partire da Dio. La teologia ci ha offerto intere biblioteche nel tentativo di spiegare il paradosso di come sia possibile la coesistenza del male e di una divinità buona ed onnipotente. Secondo la visione surreale e grottesca di Van Dormael, questo punto di vista è radicalmente sbagliato.

Ad aprile il film, ora le parole di Ea, una bambina alle soglie dell’adolescenza: «Dio esiste e vive a Bruxelles. Appartamento tre camere con cucina e lavanderia, senza una porta di entrata e di uscita. Si è parlato molto di suo figlio, ma poco di sua figlia. Sua figlia sono io». Eccolo Dio, un signore di mezza età, un poco di buono che maltratta la moglie, relegata alle faccende domestiche, e la figlia. Dalla sua stanza, tramite un personal computer, governa i destini del mondo e degli uomini. Per scacciare la noia inventa una lunga serie di assurde e sadiche leggi universali e comandamenti con i quali vessare gli umani. Ea si ribella al giogo del padre e sabota gli strumenti del suo dominio: di nascosto si impossessa del pc ed invia a ciascun umano un sms con l’informazione sulla data di morte, togliendo così a Dio «il potere di tenere tutti per le palle». Fugge quindi nel mondo, alla ricerca di sei apostoli con l’aiuto dei quali fondare un nuovo testamento.

È un film molto divertente. Ha alcune idee, in particolare nella parte iniziale, sorprendenti e geniali (lo è anche la conclusione, che non sveliamo; diciamo solo che i colori psichedelici del cielo ci fanno capire che se Dio fosse stato una donna avremmo avuto tutta un’altra storia, molto più bella). Perde di mordente nella seconda parte. Presentato alla Quinzaine di Cannes, è stato uno dei fiori all’occhiello dell’ultimo Biografilm Festival, dove ha avuto la sua anteprima italiana.

 

In questi giorni in programmazione a

Bologna, Rialto Studio, via Rialto 19, info: 051 227926

Ravenna, MAriani, via POnte San Marino, info: 0544 215206

Forlì, Saffi, viale dell’Appennino 478, info: 0543 84070

 Dal 10 dicembre a Faenza, Cinema Italia, via Cavina 3, 0546 21204