Il Furioso (2) – L’illusione, La follia, La morte, La luna

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Il Furioso (2), Lenz Fondazione - © Francesco Pititto
Il Furioso (2), Lenz Fondazione - © Francesco Pititto
Il Furioso (2), Lenz Fondazione – © Francesco Pititto

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Si conclude con gli ultimi quattro episodi il progetto che Lenz Fondazione ha dedicato all’Orlando Furioso per celebrare – ma non solo – il cinquecentenario della sua prima edizione, comparsa nel 1516. Un percorso flessuoso all’interno del poema, costellato da tappe coincidenti con i nuclei tematici più evidenti – la fuga e il labirinto, il viaggio e l’amore, la follia e la morte – e dispiegato attraverso luoghi rigorosamente non teatrali bensì evocativamente pregnanti, quali il claustrofobico Museo Guatelli ovvero l’ex padiglione Rasori dell’ospedale di Parma. Così, per quest’ultima tappa Francesco Pititto – artefice di drammaturgia, imagoturgia e scene filmiche – e Maria Federica Maestri – cui si devono regia ed elementi plastici – hanno scelto l’imponente Tempio per la cremazione di Valera, a pochi chilometri da Parma. Un edificio monumentale, costruito fra il 2006 e il 2009, e articolato in zone differenti che, inevitabilmente, si traducono in altrettanti luoghi scenici: il porticato, un primo recinto che conduce alla zona, coperta, dove si svolgono la cerimonia del commiato e la cremazione, e poi un nuovo recinto-giardino che fronteggia i loculi. Spazi che consentono ai performer – attori, alcuni dei quali “sensibili”, protagonisti anche degli episodi precedenti de Il Furioso – di percorrere insieme agli spettatori una sorta di metafisico viaggio che li conduce, insieme a Orlando, dalla follia al rinsavimento e poi alla morte, fino a quel non-luogo in cui, forse, è possibile ritrovare finalmente la pace.

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Il Furioso (2), Lenz Fondazione - © Francesco Pititto
Il Furioso (2), Lenz Fondazione – © Francesco Pititto

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Lo spettacolo da una parte ripropone e ricontestualizza immagini e situazioni già creati nelle parti precedenti – la fuga incessante di Angelica, insofferente alla soffocante passione di Orlando; la femminile e dolce passione della guerriera Bradamante… – dall’altra giunge alla conclusione delle peripezie di Orlando, accompagnandolo in una sorta di non-luogo, un aldilà in cui sentimenti e relazioni appaiono cristallizzati e non scalfibili nella loro, in verità momentanea ed effimera, perfezione. E, all’uscita dalla fredda e ombrosa stanza della cremazione, è davvero densa e lancinante l’apparizione dei protagonisti immobili, di fronte alla parete che ospita i loculi: vivissimi spettri, creature che, pur nella morte, non sanno rinunciare alle emozioni terrene, in primis l’amore, e, anzi, sono grati di poterne godere in eterno. Basta questo solo sipario a giustificare la necessità di uno spettacolo che, nel suo complesso, risulta nondimeno meno concentrato e coerente degli episodi precedenti.

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LAURA BEVIONE

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Il Furioso (2) di Lenz Fondazione, visto al Tempio della Cremazione di Valera, Parma, il 25 giugno 2016 – info: lenzfondazione.it

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