“Primo Amore” di Garrone al Cinema Europa

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Volge al termine “I filosofi e il cinema“, la rassegna realizzata dal Cinema Europa di Faenza che saluta il suo pubblico con uno dei più apprezzati registi del cinema italiano contemporaneo, Matteo Garrone, e il suo film del 2004 “Primo Amore” nella serata di martedì 3 dicembre.

Ancora una volta un film che propone una profonda riflessione filosofica, psicologica e morale: che cos’è l’amore e cosa significa vita di coppia? Fino a che punto bisogna sacrificare se stessi per l’altro? Come si scardina l’ormai tradizionale logica della sottomissione? Per rispondere a queste domande difficili, Matteo Garrone decide di raccontare la storia di un artigiano orafo della provincia veneta di nome Vittorio. Un uomo ossessionato dalla perfezione e della purezza della materia. Un’ossessione che non applica solamente al suo lavoro ma anche alla sua vita personale e soprattutto ai suoi rapporti affettivi: in questo senso anche la donna di cui si innamora, la giovane e bellissima, commessa e modella Sonia, che lo ricambia, deve rientrare all’interno dei suoi canoni estetici. Sonia è una donna semplice, impegnata nel sociale e felice di essere d’aiuto per il prossimo, orgogliosa del ruolo che ricopre all’interno della società e tuttavia estremamente attratta dal lato oscuro di Vittorio. I due andranno a vivere insieme in un luogo isolato: qui Sonia troverà la sua prigione. Costretta a dimagrire 40 chili per incarnare l’ideale femminile di Vittorio, la donna non si renderà conto di essersi progressivamente isolata da amici e partenti, finendo vittima di un pericoloso vortice fisico e psicologico, senza riuscire a tenere in alcun modo testa alla forte personalità del compagno. Un film introspettivo ed espressionistico che segna una vera e propria svolta nella filmografia del regista, distanziandosi dal precedente capolavoro “L’imbalsamatore”, ma confermandosi come ulteriore prova del suo grande talento.

Seguirà la visione in sala il commento del critico e giornalista pubblicista Andrea Panzavolta, noto per essersi già altre volte occupato di riflettere sul rapporto tra cinema, filosofia e letteratura in due suoi volumi, Lo spettacolo delle ombre (2012) e Passeggiate nomadi sul grande schermo (2013). Nel 2018 ha curato insieme a Pia Campeggiani il volume Il vangelo secondo Bergman ed è autore di diversi saggi apparsi su riviste di filosofia e di critica letteraria e di libretti d’opera.

Martedì 3 dicembre, Primo Amore, Cinema Europa Faenza, ore 20 – info: cinemaeuropa.it